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Toscana Pride: a Firenze primo corteo dell’arcobaleno toscano

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toscana pride

Firenze – Un enorme arcobaleno ha colorato le vie della città di Firenze: migliaia di persone, uomini, donne e bambini, hanno partecipato al primo Toscana Pride che si è tenuto ieri.

L’evento era stato organizzato dalle associazioni LGBTIQA (Lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali, queer, asessuali) del territorio toscano per promuovere la partecipazione attiva allo sviluppo dei diritti di queste minoranze e la loro integrazione.

toscana pride corteo

Un risultato che, stando almeno, a quanto si è visto per le strade di Firenze, è stato raggiunto. Il capoluogo toscano infatti ha accompagnato il corteo sfilando per le vie del centro storico, tra gli occhi divertiti di tanti turisti, che si sono uniti a balli e canti.

Il Toscana Pride è partito da piazza d’Azeglio, un po’ di ritardo rispetto all’orario programmato delle ore 15.

Ad aprirlo lo striscione “Fatti di Pride” sorretto dagli organizzatori (tra i quali anche l’attore Carlo Gabardini, noto soprattutto per il personaggio di Olmo in Camera Cafè) e accompagnato dagli sbandieratori e dai gonfaloni di numerosi comuni toscani.

toscana pride partecipanti

Il serpentone, scortato dalle camionette della polizia, ha fatto contare inizialmente circa 10.000 partecipanti: durante il percorso, però, gli organzizatori hanno comunicato la cifra di ben 30.000 persone.

Palloncini colorati, coriandoli, canti e balli, a ritmo di canzoni di Madonna, Prince, Paola e Chiara, Daniele Silvestri e soprattutto l’immancabile Raffaella Carrà.

Ad unirsi alla parata anche Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, Dario Nardella, sindaco di Firenze, e tanti sindaci dei comuni aderenti.

toscana pride cartelloni

L’iniziativa ha chiuso la serie di eventi portati avanti nei mesi scorsi dai comitati organizzatori per promuovere i diritti e la conoscenza delle diversità dei gruppi gay, lesbiche o trans sul territorio toscano e per combattere così la paura e la diffidenza.

La parata è stata anche un omaggio doveroso alle vittime della strage di Orlando.

Il Toscana Pride ha sfilato per tutto il pomeriggio, toccando Piazza Duomo e San Lorenzo, fino a raggiungere Piazza Indipendenza: qui la manifestazione si è conclusa ma non i festeggiamenti, proseguiti alla Limonaia di Villa Strozzi con il party privato rainbow night, fino a tarda notte.

Guarda la photogallery del Toscana Pride a Firenze

toscana pride gonfaloni comuni toscana pride camion organizzatori toscana pride cartelloni toscana pride arrivo piazza ss annunziata toscana pride famiglie toscana pride corteo toscana pride famiglie arcobaleno toscana pride partecipanti toscana pride toscana pride in piazza duomo toscana pride in san lorenzo toscana pride corteo san lorenzo toscana pride striscioni toscana pride amnesty international toscana pride coda corteo

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La storia di Gino Bartali arriva in Maremma

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Bartali

Grosseto – La storia e le avventure sportive di Gino Bartali arrivano in Maremma.

Lo fanno grazie all’opera “Cento volte Bartali.1914-2014” il libro che l’Associazione per la solidarietà Giglio Amico di Firenze ha pubblicato per celebrare il centenario della nascita del campione toscano.

Il libro contiene la vita sportiva, i traguardi ma anche gli aspetti più personali di un grande uomo che ha saputo interpretare con il suo esempio un secolo di storia italiana. La pubblicazione sarà presentata domani pomeriggio alle 18.30 al PuntAla Camping Resort (Ristorante Bar Mare).

Sarà presente uno dei curatori della pubblicazione Marco Viani, presidente onorario dell’Associazione Giglio Amico.

L’evento realizzato dal PuntAla Camping Resort, vedrà protagonisti gli attori Anna Intartaglia, Rita Gallarate, Carlo Saffioti che faranno entrare il pubblico nel mondo di Gino Bartali con la lettura di una selezione di articoli e brani.

Ad accompagnare l’incontro la musica di Paolo Carobbi e Tommaso Imperio (alle chitarre).

L’entrata all’evento è libera.

“Cento volte Bartali.  1914-2014” è un libro strenna, di 264 pagine con ampia iconografia, scritto da giornalisti, professori universitari, scrittori di rilievo nazionale che hanno offerto gratuitamente il loro impegno.

Sergio Zavoli, Vincenzo Nibali, Davide Cassani, Gianni Mura, Gian Paolo Ormezzano e Marco Pastonesi: sono solo alcuni dei nomi che, in queste pagine, hanno interpretato le imprese sportive ed umane di uno dei più grandi corridori di tutti i tempi. Il libro è a cura di Sandro Picchi e Marco Viani. La prefazione è di Sergio Zavoli.

Il libro, a tiratura limitata, durante la presentazione sarà disponibile con un’offerta minima di 40 euro. (Richeste e informazioni: info@giglioamico.it).

I proventi della raccolta dei libri, come da sempre dovere dell’associazione fiorentina, andranno a sostenere la sua attività in aiuto di chi ha davvero di meno su ogni piano. In particolare i soldi raccolti nell’appuntamento di Punta Ala saranno destinati ad una famiglia bisognosa di Follonica.

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Pistoia, torna l’Estate in Fortezza

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Estate in Fortezza

Pistoia – Nove appuntamenti di rilievo per l’edizione 2016 di Estate in Fortezza a Pistoia.

La rassegna pistoiese da giovedì 30 giugno a domenica 10 luglio porterà alla Fortezza di Santa Barbara di Pistoia un ventaglio di proposte artistiche di qualità, oltre a serate conviviali, percorsi d’arte, incontri.

La manifestazione ha anche un risvolto solidale: i proventi, infatti, andranno alla Fondazione Firenze Radioterapia Oncologica Onlus, che dal 1998 sostiene la ricerca, le attività e soprattutto i pazienti del reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Careggi, a Firenze. E con questa iniziativa, dopo molti anni, la Fortezza di Santa Barbara riaprirà le porte alla musica e allo spettacolo, restituendo al pubblico serale uno dei luoghi simbolo di Pistoia.

Il primo appuntamento per quanto riguarda la musica è per il 30 giugno alle 21.30 con il concerto di Giovanni Lindo Ferretti “A Cuor Contento” promosso dall’Associazione Teatrale Pistoiese insieme a Fondazione Toscana Spettacolo. Ferretti si racconta attraverso le canzoni del suo repertorio solista e quelle dei CCCP Fedeli alla Linea e C.S.I., con una nuova scaletta che comprende anche alcuni brani tratti da “Saga, il Canto dei Canti”, ultimo album.

Danilo Rea

Dopo un tuffo nello swing con il quartetto Voci di corridoio (3 luglio), e la tradizionale Banda Borgognoni (4 luglio), mercoledì 6 luglio la Fortezza accoglierà il concerto di Richard Galliano, virtuoso della fisarmonica accompagnato dal suo quintetto.

Venerdì 8 luglio concerto di Rossana Casale, per l’occasione raffinata interprete di Giorgio Gaber, al quale è dedicata anche la serata di sabato 9 luglio, curate entrambe dalla Fondazione Gaber.

Domenica 10 luglio gran finale con una notte tutta dedicata all’eredità musicale di Johann Sebastian Bach, attraverso i pianoforti dell’iraniano Ramin Bahrami e del genio musicale di Danilo Rea: un musicista classico e un jazzista, per un concerto unico nel suo genere.

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Festa dei Musei 2016: giardino e Museo Egizio dell’Archeologico di Firenze

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sala museo egizio di firenze

Aperture prolungate, visite guidate, ingresso a prezzi ridotti e/o gratuito: sono state tante le iniziative in occasione della prima Festa dei Musei voluta dal Ministero dei Beni Culturali nel weekend del 2-3 luglio.

Anche Firenze ha partecipato all’evento con diverse iniziative agli Uffizi, al Bargello o all’Accademia: tra queste anche le visite guidate al giardino storico e alla sezione egiziana del Museo Archeologico Nazionale che si sono tenute sabato 2 luglio.

A guidare il piccolo gruppo di irriducibili, che ha sfidato la calura estiva, sono stati l’attuale giardiniere, Alessandro Pirani, l’archeologa Marina Lo Blundo, e la direttrice del Museo Egizio, Maria Cristina Guidotti.

Il Giardino storico del Museo Archeologico di Firenze

giardino museo archeologico di firenze

Se la storia del Museo Archeologico Nazionale di Firenze è nota ai più, non tutti conoscono quella del suo giardino che affaccia su via della colonna: quest’ultima è nota anche con il nome di via delle rose, proprio per i suoi roseti.

Il terreno sul quale sorge il giardino del Museo Archeologico di Firenze venne infatti acquistato da Lorenzo de Medici nel ‘500 per costruirvi una villa che non sarà però mai realizzata.

Nel 1600 divenne il giardino di Palazzo Crocetta, all’epoca residenza di Maria Maddalena di Toscana e attuale sede del Museo archeologico.

“Siamo riusciti a ritrovare documenti che attestano la sistemazione del giardino tra ‘600 e ‘700, quando iniziò a prendere l’attuale forma grazie a Francesco Romoli, già giardiniere di Boboli, che si occupò di questo giardino per oltre cinquant’anni – spiega Alessandro Pirali, attuale giardiniere – A quel periodo risale anche il tasso che troneggia ancora oggi in fondo al giardino e che ha circa 600 anni”

tomba museo archeologico di firenze

Fu solo a inizio ‘900, però, sotto la direzione di Luigi Adriano Milani, primo direttore del museo, che il giardino assunse l’attuale veste archeologica: Milani infatti fece ricostruire qui alcune tombe provenienti da zone diverse dell’Etruria.

“In un’epoca in cui gli spostamenti non erano facili, l’obiettivo di Milani era quello di usare il giardino del museo per mettere a disposizione degli studiosi alcune delle principali tipologie di tombe dell’Etruria – aggiunge l’archeologa Marina Lo Blundo – Le tombe vennero infatti ricostruite con tutti i corredi al loro interno; purtroppo l’alluvione del 66 ha portato via tutto”.

L’ecosistema formato da piante e reperti archeologici è molto delicato e richiede un impegno costante per il suo mantenimento, senza contare gli eventi eccezionali: ad esempio, il giardino ha subito pesanti danni a causa del nubifragio del 1 Agosto 2014, con la caduta di 3 pini.

gelsomini del museo archeologico di firenze

“Cercando tra i documenti di archivio abbiamo scoperto tante curiosità su questo giardino – conclude Alessandro Pirani – Ad esempio la famosa Mostra dei fiori di Firenze, che oggi si svolge ogni anno al Giardino dell’Orticultura, ha avuto proprio qui la sua prima edizione nel 1852″

La storia del giardino del Museo Archeologico Nazionale di Firenze meriterebbe da sola un percorso di vista, che però al momento non è possibile allestire: le stesse visite con le scuole sono state sospese negli ultimi anni in attesa della costituzione dei nuovi Poli Museali di Firenze.

Il Museo egizio di Firenze: da Schiapparelli ai nostri giorni

statuetta museo egizio di firenze

Il Museo egizio è allestito all’interno del Museo Archeologico di Firenze ed è il secondo per importanza in Italia dopo quello di Torino.

“Fu grazie al granduca Leopoldo II di Lorena nella prima metà dell’800 che vennero raccolti i pezzi della collezione egizia di Giuseppe Nizzoli, cancelliere del consolato d’Austria in Egitto e noto collezionista” ha spiegato Maria Cristina Guidotti, attuale direttrice del Museo Egizio.

Fu sempre Leopoldo II a finanziare la prima spedizione scientifica in Egitto nel 1820, guidata da Ippolito Rosellini e Francoise Chapollion, il decifratore dei geroglifici. Il Museo Egizio di Firenze venne inaugurato ufficialmente in questa sede nel 1883 dall’archeologo Ernesto Schiapparelli.

Il Museo conta attualmente 11 sale sistemate in ordine cronologico, dalla preistoria fino al periodo copto: le ultime due sono state aggiunte solo lo scorso anno per rendere completo il percorso, in occasione del congresso mondiale di egittologia che si è tenuto a Firenze.

dea maat da museo archeologico di firenze

Durante la visita guidata è stato possibile scoprire alcuni dei pezzi più importanti della collezione, come il bassorilievo della tomba di Sethy I raffigurante la dea Maat, simbolo del Museo Egizio di Firenze, le iscrizioni del Libro dei Morti, o i tessuti dell’epoca copta.

Tra le curiosità rivelate dalla dott.ssa Guidotti quella riguardante le decorazioni delle II sala del museo: furono fatte fare da Schiapparelli per raccontare in geroglifici l’inaugurazione del museo ed è per questo che tra i simboli compaiono anche l’emblema dei Savoia e il Giglio di Firenze.

ritratto fayyum a firenze

“Nonostante lo spazio a disposizione non sia sufficiente, siamo molto soddisfatti di essere riusciti a dare un nuovo allestimento cronologico completo al Museo Egizio di Firenze – ha concluso la dott.ssa Guidotti – Con i reperti che abbiamo nei magazzini potremmo infatti allestire altri due musei”

Museo Archeologico di Firenze: info utili

Il Museo Archeologico di Firenze si trova in piazza SS. Annunziata 9/b.
Tutte le informazioni su orari e aperture sono disponibili su sito del polo museale.

Il giardino storico è di norma visitabile solo il sabato mattina

Per avere maggiori informazioni sulle iniziative e sulla storia del museo si può consultare il blog ufficiale.

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Nuovo Bombardier CS100: da settembre collegherà Zurigo a Firenze e Milano

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bombardier cs100

“Oggi si inaugura una nuova era per i voli Swiss” – così Thomas Klühr, amministratore delegato di Swiss Air Lines, ha presentato ieri il nuovo Bombardier CS100 in un evento mondiale per la stampa che ha richiamato giornalisti e operatori da tutto il mondo negli hangar dell’aeroporto di Zurigo.

ingresso giornalisti hangar swiss

Il Bombardier CS100 è il primo della serie C su cui Swiss Air Lines ha deciso di investire per sostituire i propri aeromobili.

Dotato di 125 posti a sedere, dal punto di vista dei passeggeri si caratterizza per un maggior comfort, grazie alle poltrone ergonomiche ZIM, dalla diminuzione del rumore nella cabina passeggeri (10-15 decibel in meno), da un maggiore spazio bagagli (circa il 25%) e da una maggiore luminosità della cabina grazie ai finestrini più ampi.

hangar aeroporto zurigo bombardier cs100 interviste bombardier cs100 posto passeggero bombardier cs100 vano bagagli bombardier cs100 cabina pilotaggio bombardier cs100

“Siamo stati i primi al mondo a ordinare questo velivolo e a credere nel lavoro fatto da Bombardier – ha sottolineato Thomas Klühr parlando dal palco dell’evento alla platea di giornalisti – Eravamo convinti dell’importanza di questo progetto che ha creato il modello più innovativo di voli a medio e lungo raggio”.

Thomas Klühr, Amministratore delegato di Swiss Air Lines

Il CS100 infatti non si caratterizza solo per il comfort a bordo ma anche per le prestazioni e l’attenzione all’ambiente: oltre alla riduzione dei livelli di rumore, infatti, grazie alla forma aerodinamica e all’efficenza del motore, il velivolo consente una riduzione del 20% nel consumo di carburante, con un abbattimento di 90.000 tonnellate l’anno di emissioni CO2, equivalenti a 7000 voli tra Zurigo e Londra.

Maggiori informazioni tecniche sulla serie C sono disponibili sul sito internet di Swiss Air Lines.

presentazione swiss bombardier cs100

Il primo modello di Bombardier CS100 era arrivato a Zurigo venerdì scorso e ieri è stato inaugurato nell’evento mediatico mondiale organizzato da Swiss: oltre a giornalisti e responsabili della compagnia di bandiera svizzera, erano presenti anche le principali autorità del Cantone di Zurigo, a cominciare da Carmen Walker Spah, membro del Government Council del Cantone di Zurigo.

governatore cantone zurigo Carmen Walker Spah.

Come sottolineato dai vertici Swiss, infatti, il primo Bombardier CS100 ha un forte legame con il Cantone di Zurigo, tanto da averne preso il nome e da essere stato battezzato dal rapper svizzero BLIGG, che a Zurigo è nato e vissuto.

bligg inaugura bombardier cs100

E’ stato lui, infatti, a benedire con la tradizionale bottiglia di champagne l’aeromobile sotto i lampi dei flash dei fotografi.

battesimo bombardier cs100

“Siamo veramente orgoglio di essere oggi il primo operatore con la tecnologia più innovativa per questa tipologia di voli – ha concluso Klühr – Inoltre è un vero piacere annunciare che questa serie ci permetterà di creare 150 nuovi posti di lavoro tra il nostro personale di cabina”.

inaugurazione bombardier cs100

La cerimonia di inaugurazione è durata circa due ore, durante le quali sono stati illustrate le fasi di realizzazione del velivolo e le sue caratteristiche; poi il Bombardier CS100 è stato preparato per il primo volo passeggeri.

volo inaugurale bombardier cs100

Con qualche ora di ritardo sulla tabella di marcia, le porte dell’hangar si sono aperte e 125 persone selezionate, tra personale Swiss e giornalisti, hanno così potuto sperimentare le dotazioni del nuovo velivolo.

strumenti posto passeggero bombardier cs100

Il volo inaugurale ha portato il Bombardier CS100 sopra le Alpi Svizzere del cantone di Zurigo, con una vista mozzafiato per tutti i passeggeri.

primo volo bombardier cs100

Secondo quanto riferito dai vertici Swiss, la nuova serie Bombardier (CS100 e il più grande CS300), andrà gradualmente a sostituire gli attuali Avro RJ100 di Swiss entro la metà del 2017.

Il primo Bombardier CS100 sarà operativo da venerdì 15 luglio: la prima tratta prevista è Zurigo-Parigi con il volo LX 638 che partirà alle 12:30.

a bordo del bombardier cs100

Dopo Parigi, seguiranno Manchester, Praga e Budapest, mentre da fine Agosto verranno coperte le tratte di Varsavia e Bruxelles; a settembre toccherà a Nizza, Stoccarda, Hannover, Bucarest e le sole città italiane di Firenze e Milano. Infine a nel primo quadrimestre 2017 arriverà anche Londra, con l’aeroporto di London City.

Guarda il video del press event e del primo volo del Bombardier CS100

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Back to bass tour: 5500 fans per il concerto di Sting al Visarno di Firenze

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concerto di sting a firenze

“Siamo felici di essere qui stasera”, con queste parole, pronunciate in italiano, Sting ha aperto ieri sera il suo concerto al Visarno di Firenze, davanti a oltre 5500 fans.

Il concerto di Sting a Firenze rientrava nel Back To Bass Tour 2016, il tour che avrebbe dovuto celebrare i 25 anni di carriera solistica di Sting e che, invece, dal 2011 sta andando avanti, collezionando centinaia di date.

sting e back to bass tour band

Un omaggio all’immenso repertorio dell’ex bassista dei Police, accompagnato sul palco da grandi musicisti: il chitarrista Dominic Miller, il batterista Vinnie Colaiuta, le meravigliose tastiere di David Sancious, il fantastico violino elettrico di Peter Tickel e l’incredibile voce di Jo Lawry.

Nella tappa fiorentina anche il contributo di Joe Sumner, figlio di Sting, che ha accompagnato alcuni dei brani del padre. E’ stato proprio lui ad aprire la serata, poco prima delle 21, eseguendo alcuni suoi brani: Joe Sumner infatti ha intrapreso la carriere musicale da diversi anni con la band Fiction Plane.

joe sumner apre concerto di sting a firenze

Ma lo show vero e proprio si è aperto intorno alle 21.30 quando Sting e la band sono saliti sul palco, al suono dell’immortale Every Breath you take e subito dopo di My Faith in You: il Visarno li ha accolti con grida e applausi, in un mix di generazioni che ha messo insieme ex-fans dei Police e nuove generazioni di adolescenti.

sting al visarno

Sting ha preso la parola in italiano per salutare il suo pubblico, e lo ha fatto poi diverse altre volte nel corso della serata, ringraziando i fans e presentando i suoi brani.

concerto sting a firenze

Il concerto è proseguito con Mad about You, Messagge in a bottle, Englishman in New York, So lonely fino alla stupenda Roxane.

Sting è stato protagonista sul palco ma sempre insieme ai suoi musicisti, in particolare al violino elettrico di Tickel e alle tastiere di Sancious con cui ha intrattenuto bellissimi duetti musicali.

sting a firenze

Molto bello anche l’omaggio a Peter Gabriel, con cui Sting ha da poco terminato un altro tour, e ai Genesis, con l’esecuzione di Shock the Monkey e Selling England by the pound.

Un concerto da ascoltare ma anche da ballare, tanto che a volte i posti a sedere sulle tribune sono risultati stretti, e qualcuno in parterre ha approfittato degli spazi liberi per scatenarsi.

sting in concerto al visarno di firenze

Il tripudio è stato nel bis: al ritorno sul palco, tutto il parterre si è alzato in piedi per accorrere sotto le transenne.

Sting e la band li hanno ricompensati con altri tre brani Fragile, Next to you e la bellissima King of Pain che ha chiuso le quasi due ore di spettacolo.

bis sting al visarno

“Alla prossima volta” ha salutato Sting in italiano chiudendo il concerto del Visarno: l’augurio è che possa essere presto, magari con il tour del nuovo album che uscirà a novembre!

Scaletta:
Every Breath you take – My Faith in You – Mad about You – Driven to tears – Shock the monkey – Invisible Sun – Selling England – Message in a bottle – Fields of gold – Hounds of winter – So lonely – World is running down – Something the boy said – Heavy cloud – Shape of my heart – Englishman – Every little thing she does is Magic – Roxanne – Desert rose Bis: Fragile – Next to you – King of pain

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Sting e Trudie: festa d’estate con Bob Geldof e Joe Sumner

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sting trudie beppe

“Ci fa molto piacere essere qui ogni anno, rivedere facce ormai conosciute, prendere un bicchiere vino e parlare insieme a voi”: Trudie Styler, attrice e produttrice moglie di Sting, ha accolto in un italiano quasi perfetto, gli ospiti giunti al party estivo organizzato ieri al Farm Shop de la tenuta Il Palagio.

sting a il palagio 2016

Dopo tre anni, l’evento nella tenuta di Sting e Trudie, sta diventando un appuntamento fisso dell’estate toscana: un’occasione per incontrare amici e conoscenti delle due star e permettere loro di gustare vini e prodotti della tenuta, nello splendido scenario della campagna di Figline Valdarno. A testimoniarlo non è solo il numero di invitati, che cresce ogni anno, ma anche il parterre di ospiti.

Quest’anno infatti a salutare il celebre musicista inglese, reduce dal suo Back to bass tour, non c’erano solo Willy de Il Bisonte e Dario Cecchini, il macellaio di Panzano, ospiti fissi, ma anche una star del calibro di Bob Gedolf.

sting e bob geldof

Il musicista e celebre filantropo irlandese, organizzatore del Live Aid nel 1985 e del Live 8 nel 2005, aveva già partecipato con Sting all’inaugurazione del restauro dei Prigioni alla Galleria dell’Accademia di Firenze. In un completo blu petrolio satinato e occhiali a specchio, Bob Geldof, ospite in questi giorni de Il Palagio, si è materializzato tra gli invitati per la gioia di molti che non hanno perso occasione per una foto ricordo o per stringerli la mano.

Tra i primi ad arrivare al party anche Joe Sumner, musicista e figlio di Sting, che ha aperto i concerti dell’ultimo tour del padre. E’ stato proprio lui ad alternarsi sul palco con Sting durante la serata.

joe sumner e famiglia

Ma i ringraziamenti speciali anche quest’anno sono stati dedicati ad un uomo, che, come ha ricordato Trudie Styler invitandolo sul palco “ha lavorato per noi per 59 anni e a cui è dedicato il nostro vino rosato per il quale ho una vera passione: il nostro Beppe”.

trudie e beppe

La salita sul palco dell’anziano ex fattore del Palagio, a cui sono dedicati ben due dei vini prodotti, è stata occasione per Sting e Trudie per ringraziare tutto il “nostro grande team” che lavora ogni giorno alla tenuta, a cominciare dal direttore Paolo Rossi.

Oltre ad essere un’azienda agricola a tutti gli effetti che produce vino, olio e miele, la tenuta di Sting e Trudie è ormai anche una residenza di lusso per vacanze in Toscana, con diverse dependance sparse all’interno della tenuta di 865 acri, oltre che location per eventi speciali come anniversari o matrimoni.

trudie styler e paolo rossi

“Siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo facendo – ha commentato Paolo Rossi – Proprio quest’anno abbiamo ottenuto il riconoscimento tra i migliori vini italiani da Wine Spectator per il nostro Sister Moon 2011, riconoscimento di cui andiamo molto fieri”.

Terminati saluti e ringraziamenti, spazio alla musica: come lo scorso anno, infatti, Sting non ha perso occasione di imbracciare la chitarra e deliziare i presenti con l’esecuzione di uno dei brani più noti della sua ex band, I Police, come Messagge in a bottle.

sting al palagio 2016

Al termine dell’esecuzione, tra gli applausi dei presenti, Sting ha lasciato il palco a Joe Sumner che ha eseguito un delizioso pezzo dedicato ai figli. (Per vedere l’esibizione clicca qui)

joe sumner

A chiudere la serata è stato ancora Sting, che ha ripreso in mano la chitarra per eseguire il suo brano forse più famoso, Every Breath you Take.

abbraccio sting joe sumner

Un altro grande regalo per tutti i fortunati presenti, in attesa dell’uscita del nuovo album dell’artista inglese, fissata per questo autunno.

Guarda i video dell’esibizione di Sting a Il Palagio:

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Terremoto del Reatino: aiuti e solidarietà dalla Toscana

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terremoto del reatino

E’ stato avvertito anche in Toscana il terremoto di magnitudo 6 che questa notte alle 3.36 ha colpito la provincia di Rieti. L’epicentro è stato localizzato ad Accumuli, tra Norcia e Amatrice, nel Lazio, ed è stato seguito da numerose scosse di assestamento, tutt’ora in corso.

In mattinata la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Toscana ha attivato la Colonna Mobile Regionale, facendo partire 5 sezioni operative dalle province di Firenze, Prato, Pisa, Siena e Arezzo. Inviati anche i nuclei U.S.A.R. (Urban Search And Rescue) e G.O.S. (Gruppo Operativo Speciale) Cinofili e Documentazione, per un totale di 95 unità che è salito a 114 nel corso della giornata.

Nel pomeriggio è partita anche la colonna mobile della Regione Toscana, per allestire 65 tende, di cui una da 100 posti per la prima emergenza e 64 da otto posti ciascuna, per un totale di 512 posti letto. Disponibile inoltre un modulo ristoro e una cucina da campo, 5 bagni di cui uno per disabili, un modulo officina, uno segreteria e uno documentazione.

Alla colonna mobile della Regione si è unito anche personale medico da Anpas, Misericordie e Croce Rossa italiana, per creare un presidio sanitario avanzato come punto di primo soccorso.

“Siamo in accordo con la Protezione civile nazionale e con le interforze delle Regioni – ha spiegato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana – La priorità, oltre alla ricerca dei dispersi, è quella di soccorrere e assistere chi è rimasto senza casa”.

Durante la mattina era stato inviato da Grosseto all’aeroporto di Rieti il Pegaso 2, l’elisoccorso oltre a 8 unità cinofile, come richiesto dalla Protezione Civile.

L’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi ha lanciato un appello per la donazione di sangue: “Il Centro Nazionale Sangue ha chiesto una ricognizione per supportare la Regione Lazio ed è stato chiesto ai servizi trasfusionali di inserire in bacheca la massima disponibilità di qualsiasi gruppo sanguigno”.

Ricordiamo che è possibile donare sangue per chi, uomo o donna, abbiano età compresa tra i 18 e i 65 anni, siano in condizioni di buona salute e con un peso superiore ai 50 chilogrammi. Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto alla giornata di riposo retribuita.

La Toscana ha anche messo a disposizione 508 posti letto nel territorio della Asl Toscana Sud Est, la più vicina al terremoto del reatino.

Colonna mobile - toscana notizie

Nel pomeriggio Misericordie Italiane aveva inviato 200 operatori provenienti da Marche, Abruzzo, Lazio, sud della Toscana oltre a 15 ambulanze e 2 gruppi cinofili composti da 4 cani. Su richiesta della Protezione Civile Nazionale, dal Polo Logistico nazionale delle Misericordie di Prato sono partite le colonne mobili per la realizzazione di un campo che può accogliere 250 persone ad Amatrice, un altro campo da 150 persone è pronto per essere accolto in un altra delle località colpite.

Sempre da Firenze arriveranno in serata 4 camion di generi alimentari che saranno distribuiti direttamente alla popolazione, grazie alla collaborazione di Unicoop Firenze.

Il terremoto del Reatino è stato percepito in diverse zone della Toscana, compresa l’area metropolitana di Firenze. Sulla pagina FB della Sala di Protezione civile della Città Metropolitana sono state registrate circa 30 segnalazioni, in particolare da Firenze, Mugello, Campi Bisenzio, Rignano sull’Arno, Empolese e Scandicci.

In Toscana, secondo quanto riferito dalla Protezione Civile, non ci sono stati danni a persone e cose. Secondo il Settore Sismico della Regione Toscana il terremoto del reatino è stato molto simile a quello dell’Aquila e solo nella prima parte della giornata si sono alternate dalle 200 alle 300 scosse.

terremoto reatino numeri utili

Da questa mattina sono attivi i riferimenti di ANCI Nazionale per segnalare criticità, scrivendo a protezionecivile@anci.it o chiamando lo 06.68009329 – 3463138116; anche la Protezione civile ha attivato i numeri di emergenza, 800.840840 – 803555, e ha ricordato i comportamenti da tenere in caso di sisma:

Durante il terremoto
– Se ci si trova n un luogo chiuso, mettersi sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante.
– Stare attenti alle cose che cadendo potrebbero colpirvi (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.).
– Fare attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti e possono danneggiarsi.
– Meglio evitare l’ascensore: si può bloccare.
• Fare attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.
– Se ci si trova all’aperto, allontanarsi da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche.

Dopo un terremoto
– Assicurarsi dello stato di salute delle persone attorno a noi e, se necessario, prestare i primi soccorsi.
– Se ci si trova in una zona a rischio maremoto, allontanarsi dalla spiaggia e raggiungere un posto elevato.
– Raggiungere le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile del proprio Comune.
– Limitare, per quanto possibile, l’uso del telefono e l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
– Aprire le linee wifi per consentire a tutti l’utilizzo di internet.

Scarica la scheda informativa sul terremoto della Protezione Civile

Solidarietà è stata espressa alle popolazioni colpite dal terremoto del reatino da istituzioni toscane, sindacati e associazioni di categoria.

“Attiveremo nel minor tempo possibile una raccolta fondi e un piano di finanziamento a interessi zero per aiutare le PMI danneggiate, sul modello di quanto fatto in occasione del terremoto in Emilia Romagna e delle alluvioni in Toscana e a Genova – ha dichiarato il Presidente Nazionale di Confesercenti, Massimo Vivoli – La situazione è grave, in particolare ad Accumuli e Amatrice, devastata in uno dei momenti clou della stagione turistica. Occorre mettere in campo tutte le iniziative possibili, per contribuire al difficile percorso di ritorno alla normalità”.

Infine un pensiero a quanti si stanno adoperando per portare aiuto alle zone colpite dal terremoto del reatino: “Voglio ringraziare di cuore tutti i nostri volontari che sono partiti o stanno partendo per portare aiuti e soccorsi nelle zone del sisma” ha dichiarato il presidente della Toscana Enrico Rossi.

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Terremoto del Reatino: le iniziative di solidarietà in Toscana

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sismografoFirenze – Non ci sono parole per descrivere il dramma che stanno vivendo gli abitanti delle zone colpite dal devastante terremoto che ha raso al suolo gran parte dei piccoli borghi del centro Italia, tra Lazio, Marche e Umbria.

Si resta ammutoliti davanti a questo scenario, ma non inermi e la Toscana ne è la prova.

Dalla nostra regione sono partiti, subito dopo aver appreso la notizia, numerosi volontari, la faccia più vera di questo Paese, che non si risparmiano mai.

Perché i fatti, mai come in queste occasioni, valgono molto più di qualsiasi parola.

La macchina della solidarietà dunque si è messa in moto.

Un conto corrente con un milione di euro (888832 “Toscana per l’emergenza terremoto centro Italia”) è stato aperto dalla Regione Toscana, in collaborazione con l’Anci, attraverso il quale tutti possono donare, dalle istituzioni, alle associazioni ma anche i privati toscani, per i terremotati del centro Italia.

E’ inoltre in corso l’allestimento di due campi nel comune di Amatrice, in località Mosicchio e Cornillo, dove dare ospitalità fino a 250 sfollati.

Sono alcuni dei dati resi noti dal presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha fatto il punto sulla mobilitazione toscana per gli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto.

Dalla Toscana sono mobilitati 209 volontari e 15 dirigenti della Regione Toscana, 77 mezzi tra ambulanze, carri e auto.

“Lo scenario di distruzione è spaventoso – ha dichiarato Rossi -. Ma i cittadini toscani come sempre hanno dimostrato una grande generosità: sono state 642 le donazioni appena è stato lanciato un appello a donare il sandue, ora praticamente raddoppiate. Siamo pronti anche con 27 esperti, geologi e ingeneri del genio civile che una volta superata l’emergenza dovranno andare a visitare gli edifici e dichiararli agibili o non agibili”.

Colonna mobile - toscana notizieE non si contano anche le iniziative di solidarietà organizzate in tutta la Toscana, dai Comuni, dalle associazioni, dalle parrocchie, dai commercianti e anche dai singoli cittadini, per aiutare le popolazioni colpite da questa tragedia.

In seguito al terremoto la Caritas diocesana di Firenze, in accordo con la Caritas Italiana, riceve al momento offerte in denaro da destinare alla persone coinvolte. Non sono previste raccolte di prodotti di qualsiasi natura. La Presidenza della Cei ha inoltre indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane domenica 18 settembre, in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale. Questi gli estremi per le offerte: Caritas Diocesana, Arcidiocesi di Firenze – Iban: IT66 D010 3002 8290 0000 0173 594 Conto corrente postale n. 22547509 – intestato a Arcidiocesi Firenze Caritas Firenze.

E anche il Carnevale di Viareggio si stringe attorno alle popolazioni del centro Italia colpite dal terribile terremoto. Una vicinanza concreta, quella voluta dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Carnevale, con un sostegno economico alla macchina dei soccorsi e della ricostruzione, attraverso la vendita dei mascheroni della passata edizione del Carnevale. Alla Protezione Civile verrà devoluto il ricavato, spettante alla Fondazione, sia dell’asta del leone protagonista del carro secondo classificato, organizzata dai costruttori Umberto e Stefano Cinquini per domenica prossima alla Cittadella, sia dell’asta online dei pezzi principali delle opere allegoriche del 2016, dal 9 al 23 settembre sulla piattaforma Charity Stars.

Durante quei quindici giorni sarà possibile fare offerte per acquistare parti significative di costruzioni di prima e seconda categoria.

terremoto reatino numeri utiliTra le tante iniziative dei commercianti segnaliamo quella della Trattoria Il Latini di Firenze che da oggi e per 15 giorni avrà in carta la “Pasta all’Amatricana” uno dei simboli dei territori colpiti dal sisma. Il costo per ogni piatto è di 5 euro e sarà interamente devoluto a favore delle popolazioni colpite dal sisma.

E anche il ristorante Lo Spaccio della Fattoria di Maiano a Firenze aderisce alla campagna di raccolta fondi lanciata sui social network dal food blogger Paolo Campana: per ogni piatto di Amatriciana ordinato, 2 euro saranno destinati alla città di Amatrice e alle popolazioni colpite dal sisma sostenendo l’attività della Croce Rossa Italiana.

Numerosissimi anche i punti di raccolta organizzati in quasi i tutti i Comuni toscani.

Un invito però va fatto perché gli aiuti, mai come in questi casi sono importanti, ma devono essere anche organizzati: prima di portare qualsiasi cosa è bene quindi informarsi dalle varie associazioni di volontariato (Misericordie, Pubbliche Assistenze, Protezione Civile e Croce Rossa) per sapere di cosa c’è davvero bisogno in modo da non accumulare materiale inutile.

Noi di ObiettivoTre ci uniamo al dolore di tutti coloro che sono stati colpiti da questo terribile evento.

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Vent’anni de “Il Ciclone”: tremila in piazza per Pieraccioni

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Pieraccioni

Firenze – Oltre tremila persone hanno affollato ieri sera piazza Santo Spirito per la proiezione de “Il Ciclone” il film di Leonardo Pieraccioni che quest’anno ha compiuto vent’anni.

Una serata che si è trasformata in una grande festa di piazza: “Sono felice, è una festa meravigliosa che Firenze mi regala – ha detto Leonardo Pieraccioni – “E’ un atto di amore totale iniziato 30 anni fa e fortunatamente mai finito”.

Alla serata hanno hanno partecipato lo stesso Pieraccioni e parte del cast del film diventato un cult: Massimo Ceccherini, Tosca D’Aquino, Barbara Enrichi e Sergio Forconi.

Sentiamo le interviste a caldo ai protagonisti della serata:

Il film è stato proiettato sulla facciata della Basilica di Santo Spirito. Prima dell’inizio della proiezione, in continuità con quanto proposto sempre dalla Commissione Cultura lo scorso anno con l’evento “Buon Compleanno Amici Miei”, è stato riproposto l’irriverente dialogo tra Pieraccioni e Gino del film con l’indimenticabile voce del Maestro, Mario Monicelli.

Per l’occasione è stato anche presentato un parte del documentario “Il Ciclone…Oggi” realizzato da Bruno Santini e Leonardo Scucchi per il mercato dell’home video.

La serata è stata a cura dal Quartiere 1 del Comune di Firenze.

Il film incassò 75 miliardi di vecchie lire ed è entrato nella top ten dei primi dieci film  più visti in Italia.

(le foto sono di Dario D’Andrea)

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Terremoto del Reatino: il nostro viaggio ad Amatrice

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amatriceSolo silenzio.

E’ quello che mi accoglie appena entro nella zona rossa di Amatrice.

Sembra di essere in un territorio di guerra, invece è stato il terremoto del 24 agosto a flagellare questo piccolo borgo sulle montagne del Lazio.

Le immagini non riescono a descrivere quello che vedo con i miei occhi: pezzi interi di vita tra le macerie, abiti, foto, pupazzi. Tutto questo apparteneva a qualcuno.

Molte di queste persone non ci sono più, hanno perso la vita quella notte e moltissime altre adesso vivono nei campi allestiti dal mondo del volontariato e della Protezione Civile.

Ed è qui che siamo stati con l’Anpas Toscana, che ha organizzato questo viaggio per farci vivere da vicino questa realtà, per farci vedere come operano i volontari.

Sono loro, insieme alle numerosissime forze dell’ordine e agli uomini dell’esercito, gli angeli che hanno aiutato fin da subito le popolazioni terremotate: Pubbliche Assistenze, Misericordie, Croce Rossa, Vab e molte altre associazioni, tutti insieme per dare un po’ di conforto a queste persone che in un attimo hanno perso affetti, case e lavoro.

cucina campo cornilloEntriamo nel campo di Cornillo Nuovo, dove è stato allestito uno dei due campi toscani della Regione (l’altro è quello di Musicchio) e veniamo subito accolti da alcuni volontari che ci raccontano quello che fanno qui: aiutare gli altri.

E non è cosa da poco.

Lasciano le loro famiglie, le loro vite per andare dove c’è bisogno. Lo fanno sempre, non solo nelle emergenze come questa. Lo fanno perché hanno scelto che una parte della loro esistenza la vogliono regalare al prossimo.

“Ma è molto più quello che riceviamo, rispetto a quello che diamo” ci dice Jessica, una ragazza giovanissima, 22 anni, che si trova qui da una settimana e che sta per ripartire.

Una ragazza, che è venuta qui come tanti altri giovani, pronta a dare aiuto a perfetti sconosciuti.

Li unisce una cosa: il bene altrui messo prima del proprio. In un tempo in cui l’individualismo, la fa da padrone sembra strano, anche se dovrebbe essere normale.

Poi ci sono le storie dei sopravvissuti come quella di una signora che alle 3 di notte si è alzata per stendere i vestiti: è uscita nel suo giardino, ha sentito un forte vento e l’abbaiare insistente dei cani, si è girata e ha visto la sua casa crollare davanti ai suoi occhi. Dentro c’erano il padre, la madre, il marito e i figli. In un secondo la sua vita è andata in frantumi. In un secondo tutto quello che amava non c’era più.

macerieFrancesca e Lucia hanno gli occhi lucidi quando ce la raccontano, perché non riesci a restare distaccata quando le vite di così tante persone vengono spezzate.

La vita nei campi è l’esatto contrario del silenzio avvertito entrando ad Amatrice: qui il rumore è costante e tutto deve essere perfettamente organizzato.

Abbiamo passato la notte nel campo nazionale dell’Anpas e da subito abbiamo visto come la macchina degli aiuti deve avere regole ferree per poter funzionare al meglio: dal momento dei pasti a quello dei bagni, fino alle tende dove si dorme.

Qui hanno creato degli spazi di socializzazione per bambini e adulti in modo da alleggerire, per quanto possibile, la drammatica situazione che vive questa popolazione.

Proprio in questo campo si capisce l’impagabile lavoro che fanno i volontari: la loro forza e il loro impegno danno un po’ di sollievo agli sfollati.

duomo amatriceDue ragazze de L’Aquila, colpita dal terremoto del 2009, sono venute qui pochi giorni dopo la tragedia e fanno animazione.

“Proprio noi, che sappiamo cosa vuol dire, abbiamo voluto dare una mano” stavano dicendo ad una signora di Amatrice. Lei le ha guardate e ha detto: “Grazie per quello che fate: i vostri sorrisi ci aiutano, siete meravigliose”.

Questa umanità, questi legami tra persone che non si sono mai viste prima, mi hanno toccato il cuore e mi hanno fatto capire che l’essere umano, quando vuole, riesce a superare ogni limite.

Loro, i sopravvissuti, però non vogliono lasciare questi posti. Lo dicono a gran voce. Hanno paura che se abbandonano la loro terra non torneranno più.

Ma c’è un altro “nemico” alle porte: l’inverno.

E qui non è un inverno leggero: già da ottobre inizia a nevicare e di notte, già da ora, le temperature calano bruscamente.

Per questo va trovata una soluzione al più presto, per questo nessuno può dimenticarsi di loro.

modulo stampaIn questi due giorni è stato anche presentato un nuovo modulo mobile per le emergenze: quello dedicato alla stampa. Nato da un’idea della Croce Viola di Sesto Fiorentino, l’Anpas Toscana l’ha deciso di promuoverlo e ha coinvolto la Regione Toscana con la Protezione civile regionale e le altre associazioni, Misericordie toscane, Croce Rossa e Vab. Servirà a tutti in occasione di emergenze di questo tipo in modo da poter documentare tutto ciò che accade in queste situazioni e per migliorare la comunicazione.

Questo viaggio mi ha arricchita, personalmente e professionalmente, e per questo voglio ringraziare Fabrizio, un amico prima, un collega dopo e un volontario da anni.

Non ricordiamoci di questi uomini e donne solo in queste occasioni, ricordiamoceli tutti i giorni e quando passerà il tempo pensiamo che loro sono ancora lì, pronti ad aiutare.

Non dimentichiamoci i sopravvissuti di questa tragedia, ricordiamoceli tutti i giorni, anche quando le telecamere e i flash si spegneranno perché loro, a quel punto, avranno ancora più bisogno di aiuto.

 

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Jobbando 2016: oltre 3000 persone a Firenze per lavoro e formazione

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jobbando 2016

Facce pulite, in fila, in attesa del primo colloquio di lavoro: così si sono presentati i ragazzi che hanno partecipato a Jobbando 2016, l’evento che ha riunito per due giorni all’Obihall di Firenze, aziende del mondo del lavoro e giovani in cerca di occupazione.

L’evento, infatti, ha avuto come obiettivo quello di mettere in contatto domanda e offerta lavorativa, in una realtà, come quella attuale, dove è sempre più difficile affacciarsi al mondo del lavoro.

fila a jobbando

Dal 2004 al 2015 infatti il tasso di disoccupazione nella provincia di Firenze è passato dal 4.9% al 7.7% (dati Istat), arrivando a toccare il 24% nella classe di età 15-24 anni.

E che ci sia interesse per questo tipo di eventi lo dimostrano i numeri: alla II edizione di Jobbando hanno partecipato infatti oltre 3000 persone provenienti dall’area fiorentina mentre gli iscritti alla piattaforma online, che consentiva i colloqui di lavoro, sono stati 5000.

aziende a jobbando

70 le aziende presenti quest’anno, rappresentative di vari settori dell’economia: dalla moda all’informatica, dall’artigianato ai servizi, dalle energie alla finanza, fino all’Esercito Italiano. Un modo per i candidati di toccare con mano diverse prospettive professionali e realtà produttive.

La due giorni fiorentina ha consentito infatti, ai neodiplomati di sostenere colloqui direttamente con le aziende in cerca di personale e di lasciare loro il proprio curriculum. Accanto a queste anche diverse agenzie interinali, dove i ragazzi hanno fatto comunque la fila per presentare le proprie credenziali.

alta scuola pelletteria

Tra gli stand presenti anche l’Alta Scuola di Pelletteria Italiana: nell’area a loro dedicata era stato allestito un vero e proprio open lab dove è stato possibile seguire “in diretta” le principali fasi di lavorazione della pelletteria.

Lavoro ma anche formazione: a Jobbando hanno partecipato scuole di alta formazione, che hanno presentato corsi speciali per diplomati e non solo, capaci di far acquisire specifiche professionalità a chi è appena uscito da scuola.

scuole formazione a jobbando

Molto seguiti anche i corsi di orientamento e i workshop gratuiti su lavoro e professioni.

Sono stati circa 800 le persone che hanno partecipato agli incontri su più temi: da come si scrive un curriculum a come si sostiene un colloquio lavorativo; da come cogliere le sfide legate al cambiamento di una posizione lavorativa a come conciliare lavoro e famiglia, soprattutto se si è donne.

workshop a jobbando

Tutti alla ricerca di occupazione, quindi, magari tentando anche di migliorare le proprie capacità e professionalità: eppure la realtà dei dati continua ad essere difficile.

E’ di pochi giorni fa l’allarme lanciato dalla Cgil sui primi dati del lavoro in Toscana tra gennaio e luglio 2016: secondo il sindacato, sono calate le assunzioni nel settore privato (-8,4%) rispetto allo scorso anno, soprattutto per i contratti a tempo indeterminato; un calo di circa 23.478 assunzioni, alle quali si contrappone un aumento notevole della formula dei voucher (oltre 6 milioni in Toscana e più di 84 milioni in Italia).

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Outlet di Barberino: impatto da 45 milioni di euro su economia del Mugello

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shopping

E’ maschio, ha 42 anni, e spende in media 167 euro: è l’identikit del visitatore del Barberino Designer Outlet, l’outlet di Barberino del Mugello, che quest’anno festeggia i primi dieci anni di vita.

Era il 1996 quando venne inaugurato l’outlet di Barberino del Mugello: una superficie iniziale di 21.000 metri quadri per 480 dipendenti, aumentati negli anni fino a raggiungere gli attuali 27.000 per 920 dipendenti.

L’occasione per fare il punto su questa realtà è stata la conferenza stampa che si è tenuta in Palazzo Vecchio alla presenza di Giovanni Bettarini, assessore al turismo del comune di Firenze, Chiara Bellomo, manager del Barberino Designer Outlet, Alessandro Tortelli, di CST Firenze e Federico Ignesti, presidente Unione Comuni del Mugello.

“In questi primi dieci anni siamo cresciuti sia in termini qualitativi che quantitativi – ha dichiarato Chiara Bellomo, Centre Manager dell’Outlet di Barberino – Oggi vogliamo rappresentare un nuovo modo di valorizzare il territorio, contribuendo in maniera rilevante al cosiddetto turismo dello shopping, un motore di viaggio capace di costruire le condizioni per un’ulteriore crescita a 360 gradi.

conferenza stampa outlet di barberino

Il Barberino Designer Outlet ospita oggi oltre 120 negozi dei più importanti marchi della moda nazionale e internazionale, ed è eta consolidata non solo per gli amanti dello shopping ma anche per milioni di turisti che ogni anno visitano Firenze e la Toscana.

Il 30% dei visitatori infatti rappresentato da turisti, equamente divisi per la provenienza in UE ed extra UE. Secondo dati CST, particolarmente significativa è stata la crescita delle presenze del 22,6% tra 2006-2015, con una maggior affluenza in occasione dei periodi di saldi.

Circa i due terzi delle vendite provenienti da turismo si concentrano nel periodo aprile-ottobre con picchi in luglio e agosto; tendenza che si rispecchi anche nei flussi turistici del territorio.

Secondo quanto reso noto, la ricaduta sul sistema economico del Mugello dell’outlet di Barberino è di 45,5 milioni di euro di PIL, il 4,5% del totale, per un valore di 7,8 milioni sul PIL della Toscana.

cartella stampa outlet di barberino

Non solo un polo di attrazione per il turismo dello shopping ma anche un settore importante dal punto di vista dell’occupazione: i 920 dipendenti infatti provengono per il 70% proprio dall’area del Mugello e il 76% sono donne. Di questi il 66% ha un contratto a tempo indeterminato e il 59% è full time.

“Stiamo cercando di puntare su un’occupazione di qualità – ha aggiunto Chiara Bellomo – Per questo abbiamo da quattro avviato un programma di formazione gratuita per i nostri dipendenti, con un investimento di 500.000 euro che hanno prodotto 481 sessioni formative per 5.051partecipanti”

Inoltre, da quest’anno Barberino Designer Outlet ha attivato la nuova normativa in ambito scolastico “Alternanza scuola lavoro”: nel mese di luglio sono stati accolti 36 studenti, tramite una convenzione stipulata tra i singoli negozi e l’Istituto di istruzione Superiore «Giotto Ulivi» di Borgo San Lorenzo, con l’obiettivo di avvicinare scuola e mondo del lavoro.

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Diritto e internet: come navigare in sicurezza nel mondo del web

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Per molti internet è sinonimo di libertà ma navigare nel web non esclude le persone dal rispetto di determinate leggi. Esattamente come qualsiasi altro mezzo di comunicazione, infatti, anche la rete è soggetta a norme legislative, mutate dal fatto di vivere in una società di diritto.

Non sempre però il rapporto tra diritto e internet è chiaro a tutti, senza contare che lo stesso diritto talvolta non è del tutto adeguato a questo nuovo strumento: internet, infatti, pone nuove sfide sia ai legislatori che ai giudici, i primi chiamati a normare nuove tipologie di comportamenti (diffamazione online, cyberbullismo, diritto d’autore etc), i secondi ad affrontare casi che le riguardano.

Il rischio per l’utente medio è di non saper bene come muoversi quando si trova in rete, quali siano i suoi diritti ma anche i doveri, e fin dove arrivi la responsabilità civile e penale personale: a cercare di fare chiarezza su alcuni di questi aspetti è il libro Sinistri e Internet: responsabilità e risarcimento, scritto dall’avvocato fiorentino Deborah Bianchi.

sinistri e internet

Esperta di diritto e internet, infatti, Deborah Bianchi non solo si occupa da anni di casi che riguardano il diritto online(dalla protezione dei dati personali, al rispetto della privacy, alla violazione del diritto d’autore) ma si adopera anche per promuovere la divulgazione di una corretta cultura giudiziaria digitale.

Nel libro sono stati raccolti casi reali e sentenze che riguardano vicende giudiziarie italiane ed internazionali: l’obiettivo è quello di creare una consapevolezza maggiore sul rapporto tra diritto e internet rivolta soprattutto agli addetti ai lavori, avvocati e giudici. Spunti interessanti sono presenti anche per chi vive su internet ogni giorno, per lavoro o svago.

Proprio per cercare di fare chiarezza sul binomio diritto e internet abbiamo rivolto alcune domande all’avvocato Bianchi.

Dott.ssa Deborah Bianchi, quali sono i comportamenti illeciti più diffusi su internet?

Premesso che il web e’ un’infrastruttura sempre in continua evoluzione e che quindi ciò che sto per affermare tra 1 anno sarà sicuramente superato, possiamo tentare un’analisi.

Il fake o furto di identità digitale a fini di vendetta contro gli ex amanti e’ sicuramente l’illecito più diffuso. Il fidanzato abbandonato posta on line il video hard della partner e la iscrive con tanto di numero di cellulare a una chat di incontri a scopi erotici unicamente per la soddisfazione di danneggiarle la reputazione.

A questo proposito in Rete si parla di revenge porn un fenomeno già sanzionato in America. In Italia comunque gli strumenti di tutela ci sono ma manca soprattutto la cultura etica digitale e la cultura giuridica digitale.

Cosa dobbiamo fare se siamo vittime di reati online?

Denunciare subito. E’ la prima cosa. Mai sottovalutare, mai rimandare.

Quello che può sembrare uno scherzo di cattivo gusto può degenerare con risvolti gravissimi per la nostra reputazione e per la nostra vita di relazione. In alcuni casi fino a spingere al gesto disperato del suicidio. Sto parlando sia di minori sia di adulti.

La denuncia si può eseguire presso i Comandi della Polizia Postale più vicini o sul loro sito web. Se la denunzia non ha esito occorre rivolgersi a un avvocato esperto di diritto dell’Internet per vagliare insieme la strategia difensiva più adatta.

Una cosa assolutamente da evitare e’ cercare lo scontro col persecutore perché potrebbe innescarsi una viralizzazione dei contenuti lesivi. Mi spiego: l’illecito digitale e’ come un cancro. Se vai dallo specialista in tempo puoi salvarti, se invece aspetti troppo si attivano le metastasi (viralizzazione) e non c’è più nulla da fare.

Tra i casi di cui parla nel libro c’è il tema, purtroppo attuale, del cyberbullismo: cosa può fare un ragazzo vittima di questo tipo di attacco?

Si, ci sono molti casi di cyberbullismo e cyberstalking.

La prima cosa da fare e’ informare subito un adulto di fiducia. Potrebbe poi chiedere informazioni alla Polizia Postale o sporgere direttamente denuncia. Se il social media in cui si svolge il reato dispone di “Tasti antiabuso” può procedere a segnalare il post come lesivo. Per esempio Facebook da’ la possibilità di segnalare il post offensivo. Altri social invece non lo prevedono. Ask.fm e’ un social pericoloso perché si svolge anche nell’anonimato e nei fatti è finito diverse volte al centro delle critiche proprio a causa delle dinamiche comunicative innescate.

A quanto può ammontare un risarcimento per sinistri su internet?

Poco, pochissimo. Troppo poco. Si parte da 2.000,00 euro fino a un massimo di 30.000,00 salvo rare eccezioni che sono arrivate fino a 70.000,00.
Allora la domanda adesso la pongo io: quanto vale la persona on line? Una società che vuole attivare le Smart Cities può permettersi di dare più valore alla tecnologia e all’efficienza prima e oltre il valore della persona? Chi lo dice ai familiari delle vittime digitali che la vita dei propri cari non vale nulla?

Secondo lei, il sistema giudiziario italiano è pronto (per conoscenza e organizzazione) a gestire casi che arrivano dal mondo di internet?

No, purtroppo. Esistono delle rare isole felici nella Magistratura dove fioriscono sentenze avanguardiste ma la maggioranza del sistema e’ apatico su questa materia.
Occorrerebbe una imponente campagna di sensibilizzazione sul tema.

Nel libro si parla anche della possibilità di creare forme di assicurazione online: esattamente di cosa si tratta e a chi dovrebbero essere rivolte?

Esiste in Italia una sola compagnia assicurativa che ha un prodotto sull’assicurazione della web reputation ma e’ rivolta unicamente alle grandi aziende. Vi ricordate ad esempio l’uscita del padron della Barilla sugli omosessuali? Provate solo a immaginare quanti milioni di euro in termini di cattiva reputazione del marchio e’ costata quell’uscita. Questo e’ il tipo di sinistro che va a coprire la polizza brand reputation della compagnia assicurativa.

Le polizze assicurative a favore delle vittime digitali non esistono. Esse dovrebbero essere sopportate da chi trae vantaggio dal web ovvero da tutti gli stakeholders della Rete. Inoltre potrebbe essere istituito un Fondo per le vittime digitali a fini assistenziali di carattere psicologico, sociologico e giuridico”.

Quanto è importante oggi avere una cultura digitale?

E’ vitale altrimenti sei tagliato fuori.

diritto e internet

Avere una cultura digitale significa sapere anche quali sono i propri diritti/doveri quando si naviga online: per questo, oltre al libro Sinistri e Internet, l’avvocato Deborah Bianchi ha realizzato un breve decalogo rivolto a tutti coloro che navigano online, con indicazioni per difendersi dalle insidie di Internet.

Per consultare e scaricare il decalogo, clicca qui.

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Lucca Comics & Games 2016: in 50 anni da fiera di città a evento internazionale

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lucca-comics-and-games-2016

Con l’apertura delle mostre il 15 ottobre scorso, è partita ufficialmente Lucca Comics & Games 2016, che avrà il suo culmine nella mostra-mercato che si terrà dal 20 ottobre al 1 novembre a Lucca.

L’annuale manifestazione dedicata a fumetti e giochi festeggia quest’anno il cinquantesimo compleanno, un traguardo importante che le permette di fare il punto su più aspetti.

In mezzo secolo infatti Lucca Comics & Games si è evoluta da piccola fiera di città, com’era nel 1966, fino a diventare uno dei più grandi appuntamenti a livello mondiale, secondo ormai solo al Comiket di Tokyo e a Comic-Con di San Diego e capace di generare notevoli introiti per la città di Lucca.

Piazza napoleone invasa dal popolo di Lucca Comics and Games

Piazza napoleone invasa dal popolo di Lucca Comics and Games

Inutile dire che la ricorrenza viene festeggiata con un programma di eventi, ricco e vario, già online sul sito di Lucca Comics.

In particolare a Lucca Comics & Games 2016, verrà allestito il Golden Globe, una cupola dorata al cui interno si potrà ripercorrere la storia della manifestazione e ammirare la Walk of Fame, le impronte delle mani dei personaggi che hanno partecipato alle scorse edizioni; verrà anche emesso un francobollo commemorativo stampato dal Poligrafico dello Stato mentre la Zecca di Lucca conierà una moneta speciale.

Martello di Thor

Martello di Thor

Tra i protagonisti di questa edizione ci saranno Frank Miller, maestro del fumetto americano, Terry Brooks, creatore della saga Shannara, lo scrittore Stefano Benni, Hajime Tabata e Takeshi Nozue del videogioco Final Fantasy, l’immancabile Cristina d’Avena e molti altri.

Le principali novità riguardano l’allestimento del PalaYoutuber, al Polo Fiere di Lucca, dove saranno presenti i volti più amati di YouTube, e l’ESL Arena, nella ex chiesa di San Romano, dedicata agli eSport, tornei e campionati dei più diffusi videogiochi (non solo sportivi), con tatto di arbitri e commentatori.

lucca comics 12_disegni

Al di là del calendario per patiti di fumetto, cinema e giochi di ruolo, però, il traguardo dei cinquant’anni di Lucca Comics è anche e soprattutto occasione per tirare le somme dal punto di vista delle ricadute di questo evento sul territorio di Lucca.

Secondo l’indagine “Impact! Dalla fantasia di fumetti e giochi alla realtà socio-economica”, condotta dall’unità di ricerca della Scuola IMT di Lucca durante l’edizione 2015, e presentata alcune settimane fa, la spesa generata dalla partecipazione a questo evento si aggira sui 27,5 milioni di euro con ricadute non solo sulla provincia di Lucca ma anche su Firenze, Prato e Pistoia.

Lo studio ha preso in esame non solo la tipologia del pubblico di Lucca (visitatori e espositori) ma anche le attività e le ricadute economiche della partecipazione alla manifestazione.

Il 60% dei visitatori di Lucca comics è di sesso maschile, il 43% ha una laurea, ama navigare su internet (77%) e leggere (68%) mentre il 52% partecipa a eventi culturali e il 45% fa attività sportiva.

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Più della metà del pubblico (51.2%) pernotta nella città di Lucca o nei dintorni durante la manifestazione, con una media di 3 notti. Il restante campione si divide invece tra Pistoia (10%), Pisa (18%), Firenze e Prato (10%).

La spesa del pubblico pagante è stata calcolata in 27, 5 milioni di euro, per una media di 230 euro a testa: un numero però che non tiene conto della spesa effettiva generata dalle attività extra-manifestazione e che quindi è sicuramente più alto.

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Benché infatti lo scopo principale della visita sia quello di partecipare all’evento, il 55% del pubblico ha dichiarato di dedicarsi anche ad altre attività: il 45% visita monumenti, musei, gallerie ed altri siti storici, il 27% si dedica allo shopping anche al di fuori dell’ambito di Lucca Comics & Games, e il 15% visita anche altre città.

Notevole anche la percentuale di fedeltà: la media della partecipazione è di 4 edizioni e l’11% del pubblico ha partecipato all’evento più di 10 volte. Inoltre, il 91% del pubblico si ritiene molto soddisfatto o soddisfatto dell’esperienza.

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Come confermato dalla Scuola IMT di Lucca, la ricerca sull’impatto economico di Lucca Comics & Games proseguirà anche quest’anno, con l’obiettivo di affinare i risultati dello studio e valutare nuovi aspetti.

In attesa dei nuovi dati, un elemento certo però c’è già: nell’anno del 50^ compleanno Lucca Comics & Games 2016 dimostra che il luogo comune “i fumetti sono solo roba da ragazzi” è ormai ampiamente superato, dato che questo evento è capace di produrre economia per un’importante fetta di territorio della Toscana.

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Per questo è proprio il caso di dire…buon compleanno Lucca Comics & Games 2016 ma soprattutto “lunga vita e prosperità”!

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Turismo digitale: mercato da oltre 10 mld con ampi margini di crescita

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Rimini – Cresce il turismo digitale in Italia ma se la richiesta è ormai al pari degli altri paesi, l’offerta fa ancora fatica a stargli dietro: è quanto emerso dagli studi dell’Osservatorio Digitale del Politecnico di Milano, presentati durante TTG 2016, i saloni dedicati al mondo del turismo che si sono tenuti a Rimini dal 13 al 15 ottobre.

Turismo digitale: nel 2016 il valore degli acquisti è di 10,3 miliardi di euro

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Secondo i dati presentati, nel 2016 il valore degli acquisti per turismo e viaggi in Italia supererà i 52 miliardi di euro, segnando un +3% rispetto al 2015. Nel dato sono compresi gli acquisti per viaggi in Italia e all’estero.

Se però l’acquisto tramite canali tradizionali fa segnare solo un +1%, quello da canali digitali cresce di ben +8%, per un valore di 10,3 miliardi di euro. La percentuale del mercato sale dal 19 a 20% e fa si che il turismo digitale rappresenti un quinto delle transazioni.

Come spiegato da Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio Digitale, l’outgoing è la spesa maggiore (43%), seguita da quella dei viaggi domestici (40%) mentre cala la spesa degli stranieri in italia al 17% (era il 20% nel 2015). Tra le voci di acquisto, i trasporti sono al primo posto (72%), seguiti da strutture ricettive (16%) e pacchetti viaggio (12%).

Da notare come nelle strutture ricettive si sia verificato un calo per il comparto alberghiero (passato dal 70% al 63%) in favore dell’extra alberghiero, grazie soprattutto all’avvento della sharing economy. Stabili invece le transazioni tramite Ota.

Continua a crescere il ruolo del mobile che rappresenta oggi il 10% del mercato delle transazioni: nel 2016 si attesterà su un valore di 980 milioni di euro, segnando un +65% rispetto al 2015.

Interessanti anche i dati relativi al business travel, che incide per il 10% e che, secondo gli esperti, è destinato ad avere la maggiore crescita nel futuro. Le aziende si affidano ancora in prevalenza ad agenzie esterne ma cresce l’uso di canali online (81%) sia per uso diretto sia tramite strumenti di agenzia.

Turisti digitali italiani e tendenze dello short break

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Secondo l’Osservatorio Digitale il cosidetto digital divide tra italiani e stranieri nell’utilizzo dei servizi turistici è ormai appianato: il turista italiano, infatti, utilizza infatti il digitale sostanzialmente in linea con quanto avviene negli altri Paesi europei.

In particolare, la ricerca di quest’anno ha analizzato le tendenze per gli short break, ovvero le vacanze di pochi giorni: il 97,5% di chi ha accesso a internet ha fatto una vacanza breve o weekend (almeno 3 notti) negli ultimi 12 mesi.

Internet si conferma fondamentale nella fase pre-viaggio ma aumenta l’uso anche nella fasi successive, ovvero durante il viaggio e nel post. L’81% prenota servizi prima del viaggio: in particolare il 73% riguarda le strutture ricettive, il 27% l’aereo mentre un 13% acquista attività culturali e di relax per il viaggio.

Per quanto riguarda le fasce di età i giovani (18-24 anni) usano di più lo smartphone per ricerca e prenotazione e sono molto più attivi nel condividere l’esperienza del viaggio sui social (40% rispetto al 34% sul totale) ma meno nella scrittura di recensioni (29% rispetto al 37%).

Offerta digitale: aumenta la presenza online ma ci sono ancora ampi margini di crescita

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Se il turista quindi sembra ormai padrone del mezzo digitale, le strutture ricettive fanno un po’ più fatica: tanto per fare un esempio, se il turista dice di vedere nelle recensioni il primo strumento di ispirazione per un viaggio, oltre il 50% delle attività ricettive e di ristorazione non risulta presente su portali di recensioni, non invita i clienti a lasciarle e non risponde alle critiche negative.

Nonostante questo, tra le oltre 2000 strutture ricettive intervistate da Osservatorio Digitale, il 90% ha dichiarato di fare promozione online, soprattutto tramite sito web (86%), social (66%) e Ota 65%.

L’84% raccoglie informazioni sui clienti in formato digitale e invia informazioni utili in vista del loro arrivo (66%). È invece ferma al 23% la quota di strutture che contattano il cliente a ridosso del viaggio per offrire servizi aggiuntivi o upgrade.

Il 94% delle Strutture si preoccupa di raccogliere riscontri e opinioni dai propri clienti, in particolare tramite lettura delle recensioni sui siti che le raccolgono (86%) o su profili social (41%). Solo il 45% però incoraggia i clienti a pubblicare recensioni.

Sul fronte delle prenotazioni il 43% del fatturato proviene direttamente dal cliente finale attraverso canali propri (in particolare email e sito web della struttura ricettiva); Inoltre il 62% delle strutture ricettive si dice soddisfatto delle OTA, nonostante debba cedere in media il 16% del transato: il motivo principale è la percezione di un aumento di prenotazioni (70%), sia tramite intermediazione che dirette.

Infine, l’analisi sul turismo digitale ha messo in evidenza anche una trasformazione da parte delle Agenzie di Viaggio: secondo la ricerca infatti il ruolo delle agenzie si sta orientando verso l’incoming, come forma di assistenza a stranieri in Italia. In particolare il 23% ha dichiarato che questa è l’attività rilevante mentre il 43%se ne occupa. Per il 69% però sarà questa la specializzazione per il futuro.

“Se è vero che la presenza delle strutture ricettive online cresce non è detto però che questa presenza sia fatta nel migliore dei modi per l’azienda – ha commentato Francesco – E’ urgente colmare il disallineamento tra varie componenti della domanda e dell’offerta digitale per migliorare la competitività di tutto il settore, anche nei confronti di un mercato come quello business sempre più propenso a utilizzare strumenti di self booking”.

TTG Incontri: prossimo appuntamento dal 12 al 14 ottobre 2017

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La presentazione della ricerca sul turismo digitale dell’Osservatorio sul turismo è stata uno dei momento clou di TTG 2016.

La manifestazione quest’anno ha richiamato 69.207 operatori professionali, con +10% rispetto alla scorsa edizione. 130 le destinazioni rappresentate con oltre mille i buyer internazionali provenienti da 85 Paesi.

L’appuntamento con TTG 2017 è fissato dal 12 al 14 ottobre 2017 a Rimini Fiera.

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Un calendario per la Fondazione Tommasino Baciotti

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Firenze – Un calendario che aiuterà le famiglie dei bambini ricoverati all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. E’ il calendario solidale voluto da Toscana Energia per la Fondazione Tommasino Baciotti che grazie al progetto “Case di accoglienza Tommasino” mette, gratuitamente, a disposizione dei bambini in cura presso il Meyer e delle loro famiglie 18 appartamenti.

La Fondazione Bacciotti, la cui attività è rivolta allo studio e alla cura dei tumori infantili è l’unica in Italia ad offrire appartamenti a costo zero alle famiglie che hanno i figli malati di tumore ricoverati in ospedale lontano da casa.

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Il giovane artista Claudio Cionini è l’autore del calendario. Per la copertina è stata scelta una delle opere di Cionini che rappresenta la giostra che si trova, storicamente, in piazza della Repubblica a Firenze. La giostra che – nell’idea dell’autore – crea un ponte di collegamento fra l’opera dell’artista e la Fondazione, un’attrazione che rende felici i bambini.

Il calendario è stato presentato a Palazzo Vecchio, giorno del compleanno di Tommasino scomparso il 19 dicembre 1999 a causa di una rara forma di tumore cerebrale che si è manifestata quando aveva appena 9 mesi. A presentarlo erano presenti l’assessore al Welfare Sara Funaro, il presidente di Toscana Energia Federico Lovadina, il presidente della Fondazione Tommasino Bacciotti Paolo Bacciotti, Giancarlo Antognoni e l’artista che si è detto “molto onorato per essere stato scelto da Toscana Energia per la realizzazione del calendario che si lega al nome della Fondazione Bacciotti”.

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La presentazione del calendario di Toscana Energia è stata anche l’occasione per ricordare che fino al 24 dicembre saranno distribuiti nei punti vendita Conad e presso la Fondazione i panettoni di Tommasino. La donazione minima consigliata è di 8,00 euro a panettone. L’intero importo sarà devoluto alla Fondazione per il progetto “Case accoglienza Tommasino per le famiglie del Meyer”. Il panettone da 1 kg con canditi e uvetta realizzato da Maina è confezionato in tre diverse colorazioni: rosa, celeste e giallo.

I calendari sono a disposizione presso la Fondazione: tel. 055: tel. 055 695047 E-mail info@tommasino.org

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Dieci anni nel paese delle meraviglie: la storia del sodalizio fiorentino GIG-Phasar

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L’affermazione delle tv locali in Italia, a partire dalla metà degli anni ’70, ha avuto tra le sue conseguenze l’evoluzione del modo di fare pubblicità: l’utilizzo degli spot tv, infatti, divenne sempre più diffuso e questo favorì la nascita di molte agenzie pubblicitarie.

Chi è stato bambino in quegli anni, soprattutto se toscano, probabilmente ricorda spot storici come I Micronauti, Robapazza che strumpallazza, Brillantina Rimbalzina ma non tutti sanno che alla base di molti di quei fortunati spot ci fu un particolare sodalizio fiorentino: quello tra GIG, Gruppo Italiano Giocattoli, azienda fondata da Gianfranco Aldo Horvat nel 1968 a Firenze, e l’agenzia di comunicazione Phasar, del pubblicitario e musicista fiorentino Alberto Ferrarese.

La storia di quel periodo viene ora raccontata nel libro Dieci anni nel paese delle Meraviglie – La pubblicità per Linea GIG dal 1976 al 1986 scritto proprio da uno dei protagonisti, Alberto Ferrarese, in collaborazione con i figli Lapo e Niccolò.

Il volume ripercorre le tappe che portarono dalla nascita dell’agenzia pubblicitaria Phasar, negli anni ’70, all’incontro con Horvat e al conseguente rapporto di lavoro che durò dal 1976 al 1986. In quegli anni vennero realizzate campagne pubblicitarie per molti dei giocattoli di punta prodotti da GIG, come Fiammiferini, Playmobil, Micronauti, Trasformer, Brillantina Rimbalzina, Robapazza che strumpallazza, Soffioplà, Sabbia Magica, Cuore Caldo e tanti altri “mostri sacri” dei giocattoli anni ’70 e ’80.

Per cercare di saperne di più di quel periodo e di come è cambiato il mondo della pubblicità oggi, abbiamo rivolto alcune domande all’autore del libro, Alberto Ferraese.


O3 – Come nacque il sodalizio tra Phasar e GIG?

A.F. “Non posso entrare troppo nel dettaglio per non “spoilerare” i contenuti del libro. Posso dire che mi trovai al posto giusto nel momento giusto e, con le mie competenze e quelle del mio team, conquistai la fiducia di Linea GIG in un momento di espansione di entrambe le nostre società. Tutto questo in un momento di grande fermento nel mondo del giocattolo italiano e nel mondo della comunicazione in Toscana e a Firenze”.

O3 – Come venivano creati gli spot e le pubblicità GIG?

A.F. “Con grande attenzione al giocattolo e al messaggio da dare al bambino, ma anche ai genitori. L’analisi del target era importantissima, così come ciò che ci chiedeva il cliente. Poi stava a noi usare la nostra creatività per trasformare un gioco magari più adatto a mercati diversi (quello tedesco, giapponese o americano) e adattarlo al pubblico italiano di allora”.

O3 – Qual è lo spot/pubblicità a cui è rimasto più affezionato?

A.F. “Senza dubbio – e questo stupirà molti affezionati a giocattoli più “vistosi” come Micronauti o Trasformer – uno di quelli che mi è rimasto più nel cuore è “Brillantina, Rimbalzina”, un prodotto semplice, quasi banale magari (una pallina di gomma!) ma con uno spot fatto benissimo, accompagnato da un jingle tratto da un brano classico che era coinvolgente, ballabile, divertente, capace di catturare l’attenzione. Quasi un tormentone se vogliamo utilizzare un termine caro al mondo della musica. Ancora oggi, se lo si fa ascoltare, è facile impararlo a memoria e ritrovarsi a canticchiarlo”.

O3 – La musica ha sempre avuto un ruolo importante nella sua vita: quanto questo ha influito nella creazione degli spot?

A.F. “Il ruolo della musica più che importante è stato determinante. La mia marcia in più, il mio “aiutante misterioso”. Non solo per i jingle, per cui passavo nottate e weekend a studiarne la realizzazione, ma anche per la mia vita quotidiana. La musica è sempre stata la mia valvola di sfogo, il mio percorso creativo che a volte mi serviva anche per “fuggire” dallo stress lavorativo o da clienti eccessivamente pressanti. Una bella serata a comporre jingle o a fare jam session con gli amici… e qualsiasi problema passava in second’ordine.
Ho sempre pensato che alcuni dei giochi pubblicizzati siano stati aiutati nel loro successo proprio dal commento musicale realizzato che ne evidenziava i plus, li rendeva subito accattivanti e divertenti. Dopotutto un buon jingle attirava l’attenzione, ieri come oggi”.

O3 – Secondo lei, qual è stata la chiave del successo di quegli spot, che ancora oggi molti ricordano con nostalgia?

A.F. “Sicuramente il fermento creativo di quel periodo; i validi professionisti che ci lavoravano; l’estrema cura nella realizzazione; il lavoro di team fra l’agenzia Phasar e Studio K che si occupava del girato e del montaggio. Si partiva da un’idea, la si sviluppava realizzando minuziosi storyboard, con un occhio attento ai testi e alle musiche”.

O3 – Perché terminò il sodalizio tra Phasar e GIG?

A.F. “Le ragioni sono molteplici e sono descritte nel libro, ma continuo a pensare che sia stato giusto così. Un po’ come quando le grandi band si lasciano all’apice del successo. C’erano stati tanti cambiamenti in entrambe le aziende e forse volevamo tutti sperimentare nuovi orizzonti.

O3 – Com’è cambiato il mondo della pubblicità dagli anni 80 a oggi?

A.F “Alla base le regole sono sempre le stesse: studio del messaggio, del posizionamento, del target, delle motivazioni e dei media da utilizzare. Quello che invece è cambiato, oltre all’utilizzo massiccio di software e tecnologia, rispetto al lavoro “manuale”, quasi “artigianale” di professionisti, è l’approccio alla comunicazione e lo scarso rispetto per il professionista.
Negli anni ’80 era impensabile il “fai da te” attuale. Ci si rivolgeva a tecnici del mestiere e si lavorava in assoluta sinergia fra cliente e agenzia di pubblicità. Fiducia reciproca, rispetto, dialogo anche serrato e con discussioni. Ma consapevoli dei ruoli e delle conoscenze reciproche.
Oggi si guarda spesso al risparmio a discapito della qualità. Non mi riferisco alle “grandi marche” anche se anche in quel caso a volte le cadute di stile ci sono, ma proprio al discorso “ho mio cugino che spippola su internet, il catalogo lo faccio fare a lui”.
Per il resto sono profondamente cambiati anche i linguaggi, la velocità e i media. L’avvento di internet ha portato a una velocità di comunicazione impensabile negli anni ’80, si raggiungono target in maniera più diretta e a volte il messaggio, se azzeccato, viaggia in modo virale, condiviso automaticamente dal target stesso che ne diventa promotore. In questo è ancora fondamentale il ruolo del professionista”.

Dieci anni nel paese delle meraviglie è quindi un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo tra ricordi personali, aneddoti e dietro le quinte che ripercorrono la storia delle pubblicità GIG-Phasar, tra illustrazioni originali inedite e frame degli spot televisivi. Un racconto che permette anche di mettere in evidenza le dinamiche umane e professionali tra i vari protagonisti di quel decennio.

Il libro, edito da Phasar Edizioni, può essere ordinato nelle principali librerie, negli store online o direttamente tramite Phasar Edizioni. Per maggiori informazioni è possibile visitare anche il sito internet ufficiale.

(Photo Copyright @DieciAnniNelPaeseDelleMeraviglie)

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Destination Florence: online a luglio il portale ufficiale per la promozione della città di Firenze

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Strutture ricettive, eventi, musei, servizi, tutti riuniti e acquistabili in un unico portale multilingua, accessibile da mobile, creato per promuovere la città di Firenze: è Destination Florence progetto per la promozione di Firenze che si concretizzerà nella nascita del portale destinationflorence.com, attivo a partire dalla prossima estate.

A promuoverlo è Florence Convention & Visitors Bureau, partner ufficiale del Comune di Firenze per la promozione della città, e che si è aggiudicata il bando lanciato nel 2015 dall’Amministrazione: il progetto è stato presentato in una serata evento al Cinema Teatro della Compagnia di Firenze, insieme ai partners, ai soci di FCVB e alle istituzioni, Comune di Firenze e Regione Toscana.

La particolarità di Destination Florence è quella di mettere insieme pubblico e privato nella realizzazione di uno dei primi (se non il primo) portale di promozione di una città in Italia. Come spiegato da Carlotta Ferrari, direttrice di FCVB, il modello di riferimento sono le grandi realtà internazionali, da VisitLondon ad IamAmsterdam a VisitBerlin, che con strutture diverse promuovono ormai da anni il turismo (e non solo) nelle rispettive città.

Il portale non vuole sostituirsi alle realtà private o pubbliche che già sono presenti su internet, bensì offrire loro (e quindi all’utente) un unico punto di riferimento che permetta di superare la frammentazione della promozione online, grazie al portale ufficiale della città di Firenze: strategia che dovrebbe rendere più facile trovare online tutto ciò che riguarda la città, dal pernottamento ai servizi, ai musei e agli eventi in programma.

Obiettivo del progetto è non solo quello di migliorare la promozione di Firenze nel mondo ma anche di provare a governare i flussi turistici, rispondendo così alle richieste espresse dai fiorentini in un sondaggio di pochi mesi fa: lo strumento del portale infatti dovrebbe consentire di sviluppare nel tempo un turismo meno mordi e fuggi, distribuito nel corso dell’anno e meno congestionato nel centro storico.

Destinatari principali del portale saranno i turisti che arrivano a Firenze ma lo strumento sarà pensato anche per gli stessi fiorentini, che vi potranno trovare eventi e servizi utili a riscoprire la propria città, e per gli studenti che rappresentano una fetta importante dei residenti.

A realizzare il portale Destination Florence è Vertical Media, agenzia web fiorentina, che non ha concesso alcuna anticipazione visiva nella serata di presentazione, se non per il logo: un giglio stilizzato i cui petali si rifanno ai pin della geolocalizzazione, a sottolineare quindi il nuovo rapporto tra tradizione e modernità.

“Il portale è progettato per un doppio utilizzo, da parte dell’utente e da parte dell’operatore, che potrà inserire i propri contenuti – ha spiegato Lorenzo Berti di Vertical Media – Da notare come questo servizio potrà risultare ancor più utile a chi non ha un proprio ecommerce o un booking engine”.

Gli acquisti verranno fatti in un unico carrello e parte del ricavato delle vendite verrà utilizzato per promuovere strategie di marketing, che serviranno per il posizionamento del portale e per la valorizzarne e diffusione di contenuti e servizi.

Promozione, valorizzazione ma anche analisi dei dati: grazie infatti al contributo di Travel Appeal, società che si occupa di analisi e reputation online, i dati ricavati dal sito verranno analizzati non solo per conoscere pernottamenti e arrivi ma anche per capire meglio abitudini e preferenze degli utenti e sviluppare quindi politiche adeguate.

Come annunciato dai promotori, il portale destionationflorence.com dovrebbe vedere la luce a luglio 2017 e sarà aperto a tutti coloro che vorranno farne parte, a cominciare dai 235 soci di Firenze Convention and Visitors Bureau.

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Dall’accessibilità alla gestione dei flussi: la Toscana inaugura l’anno del turismo sostenibile

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Rispetto della natura, salvaguardia delle tradizioni e delle culture, accessibilità dei luoghi: sono tanti gli aspetti nei quali si declina il cosiddetto turismo sostenibile, tema al quale UNWTO, l’Organizzazione Mondiale del Turismo, ha dedicato l’intero anno 2017.

Il consiglio dell’UN infatti ha stabilito di dedicare il 2017 alla riflessione e promozione di un turismo più responsabile capace di migliorare la vita delle persone e dell’ambiente: con una crescita degli arrivi al 4% (di media) dal 2009 e un valore delle esportazioni pari a 1,5 trilioni di dollari, il turismo è infatti un settore ormai vitale per l’economia mondiale, pari al 10% del PIL, e può e deve quindi contribuire al miglioramento del pianeta e delle popolazioni.

Anche la Regione Toscana ha aderito all’iniziativa ed ha inaugurato il tema in un convegno organizzato in Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, insieme a Travelability, associazione che si occupa di turismo per anziani e disabili, e Federalberghi Toscana: all’evento hanno partecipato politici, esponenti del Parlamento Europeo, del MIBACT, del Comitato Paralimpico e delle associazioni di settore.

Parlare di turismo sostenibile infatti vuol dire coinvolgere tutti gli attori protagonisti in questo settore, a cominciare dall’Europa, oggi prima meta turistica al mondo ma destinata, secondo alcune indagini, ad essere scavalcata entro il 2030 da realtà più economiche e facilmente accessibili (vedi la problematica legata ai visti).

“Di turismo sostenibile si parla ormai da anni ma oggi è cambiata la sensibilità del turista stesso che mostra più attenzione per l’ambiente e i luoghi che visita – ha spiegato Isabella De Monte, europdeputata e relatrice sul turismo per la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo – Come Parlamento Europeo non abbiamo possibilità di iniziativa legislativa ma abbiamo comunque dato indicazioni in merito alla Commissione: sarebbe importante infatti iniziare a promuovere l’Europa come destinazione unitaria, con la creazione di un marchio e nello stesso tempo promuovere prodotti turistici paneuropei diversificati e mirati ad incrementare mobilità e spesa media. Dall’altra parte, dobbiamo lavorare ancora molto sulla diffusione della conoscenza dei fondi diretti messi a disposizione per il settore del turismo e dei quali troppo spesso non si usufruisce: per questo abbiamo realizzato un’apposita guida”.

Parlare di turismo sostenibile in Italia, vuol direi affrontare il problema della gestione dei flussi, che riguarda soprattutto le grandi città d’arte, come ha spiegato Ottavia Ricci, consigliere per il Turismo Sostenibile del Ministro Dario Franceschini: “Anche per questo MIBACT ha deciso di promuovere il 2017 come l’Anno dei Borghi, per portare sempre più attenzione verso le nostre aree interne, meno conosciute ma che rappresentano un vero e proprio tesoro.”

A questo proposito è stato istituito un Comitato dei Borghi, al quale partecipano realtà come Legambiente e Fai ma anche Casa Italia, e il cui lavoro porterà alla realizzazione degli Stati Generali dei Borghi. “Oltre a cercare di risolvere il problema della gestione dei flussi, infatti, vogliamo fare un lavoro di sistema affinché il turismo rappresenti un concreto strumento di sviluppo economico per queste realtà” ha concluso Ottavia Ricci.

Al centro del convegno inaugurale di Firenze, però, c’è stato soprattutto il tema dell’accessibilità, sotto tutti i punti di vista. Da tempo la Regione Toscana lavora su questo settore tanto da averlo inserito all’interno del nuovo Testo Unico sul turismo: l’obiettivo, infatti, è consentire a tutti la possibilità di fare turismo nel territorio, grazie a servizi e strutture adeguate, a cominciare dalle persone con disabilità.

“In Europa si calcola che ci siano 127 milioni tra disabili e over 65 con problemi di capacità motorie, di cui 10 milioni in Italia – ha spiegato Stefano Paolicchi, presidente di Handy Superabile, associazione che si occupa di testare e mappare strutture ricettive e balneari adatte a persone con disabilità – Anche solo da un punto di vista economico il turismo accessibile in Europa ha un potenziale economico di circa 89 miliardi di euro”. Proprio alla promozione delle realtà e dei percorsi accessibili in Toscana, è dedicata una sezione del portale ufficiale del turismo.

“La Toscana è da tempo impegnata sul tema del turismo sostenibile da tutti i punti di vista ma c’è ancora molto da fare – ha concluso Stefano Ciuoffo, assessore al turismo della Regione Toscana – Tra i temi che sono emersi oggi con forza c’è infatti quello della mobilità e dell’accessibilità delle nostre città: come Istituzioni, dobbiamo partire da queste criticità per dare risposte concrete ai bisogni non solo di chi viene in visita ma anche di chi vive il territorio”.

Al termine del convegno Regione Toscana, Federalberghi e Travelability hanno siglato un documento d’intenti per promuovere azioni volte a far conoscere le attività turistiche dedicate alle persone anziane, con disabilità e a tutti coloro che hanno bisogno di attenzioni speciali; inoltre si sono impegnati nell’organizzazione di un incontro nel mese di giugno a Bruxelles per dare impulso alle politiche avviate dalla Toscana su questo tema.

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