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Firenze: il Chianti vola a Cuba

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Firenze – Il Chianti oltrepassa i confini della Toscana per andare a Cuba.

Lo fa con la rinnovata partnership ufficiale fra il Consorzio Vino Chianti e la nuova edizione del Festival Habanos, la kermesse dedicata agli operatori di sigari premium più importante al mondo che riunisce ogni anno oltre 3 mila appassionati.

Dal 27 febbraio al 3 marzo 2017 è in programma la 19a edizione che si chiuderà con la consueta cena di gala, oltre 1.200 ospiti, dedicata quest’anno al tema Chianti D.O.C.G. Riserva, Formaggi e Habanos Montecristo.

All’Hary’s Bar di Firenze c’è stata una preview per la stampa a cui hanno preso parte esperti del mondo dell’enogastronomia.

“L’abbinamento fra Chianti Riserva, formaggi e sigaro, è studiato come un climax di intensità e complessità e dunque le consistenze, le trame, gli aromi e i sapori sono pensati per compensarsi ed esaltarsi reciprocamente – spiega Luca Alves, responsabile eventi del Consorzio -. Esattamente tre fasi, perché accademicamente la fumata di un sigaro si divide virtualmente in tre terzi, detti “tercios”, durante i quali l’evoluzione e la combustione del manufatto varia e cresce di intensità. Sinteticamente la prima è abbastanza semplice e morbida, la seconda dal volume piuttosto pieno e robusto, la terza intensa e persistente: Montecristo è una marca dal gusto tradizionalmente medio forte. Abbiamo scelto di abbinare Il Chianti Riserva, inteso come categoria, che ha per qualità, caratteristiche organolettiche, versatilità, la virtù di potersi abbinare con una vasta gamma di formaggi ed esaltare certe triangolazioni col sigaro cubano.”

La collaborazione fra il Consorzio Vino Chianti e Habanos nasce nel 2014. Nel 2015 la prima ‘alianza’ con Habanos Sa e la scelta del Consorzio come partner ufficiale per condurre il seminario più rilevante della manifestazione. Nel 2016 una prima degustazione di Vin Santi del Chianti con il Cohiba, il sigaro più prestigioso, in occasione del suo 50°esimo anniversario.

Ad oggi Cuba importa una media di circa 500 mila bottiglie di vino al mese. Di queste, oltre 50 mila sono di vino italiano. Il Chianti è la denominazione italiana più rappresentativa. Con circa 10 mila bottiglie esportate ogni mese rappresenta infatti il 20% del vino italiano che circola sull’isola.

“Il Consorzio investe sulla promozione dei vini Chianti a Cuba dal 2012 – ha dichiarato Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -. Abbiamo instaurato negli anni buoni rapporti commerciali sia con Cuba – siamo la denominazione italiana maggiormente rappresentata sull’isola – che con il resto del centro-sud america. Una scommessa che stiamo vincendo come dimostrato da un trend in forte crescita registrato negli ultimi tre anni e dall’accoglienza che Cuba ci riserva anno dopo anno in occasione della manifestazione. Tutto il centro America è per noi obiettivo strategico per lo sviluppo dell’export dell’intera denominazione – conclude Busi – una vetrina di questo valore rappresenta una opportunità di crescita straordinaria per il Chianti e uno stimolo per essere sempre all’altezza.”

L’appuntamento quindi adesso è a Cuba.

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Salvate il patrimonio culturale in Iraq e Siria: a TourismA 2017 l’appello degli archeologi

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La città di Aleppo

“La situazione del patrimonio culturale in Siria e Iraq è di una gravità estrema, come non si verificava dalla II Guerra Mondiale. E’ necessario che la Comunità Internazionale si attivi per supportare chi opera sul territorio e salvare quanto ancora non è andato distrutto” è l’appello che il Prof. Paolo Brusasco, docente di di archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente presso la Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università di Genova, lancerà durante TourismA 2017, che si terrà a Firenze dal 17 al 19 febbraio.

Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, e il Prof. Paolo Brusasco, docente di archeologia all’Università di Genova

Le conseguenze della guerra in corso in Medio Oriente per il mondo della cultura saranno uno dei temi principali che verranno affrontati in questa III edizione del Salone Internazionale dell’Archeologia, che vedrà la partecipazione di 240 relatori per 30 convegni.

Medio Oriente: Brusasco, “La Comunità Internazionale si attivi per salvare Ninive”

Base militare dei Russi a Palmira

L’affermazione dell’Isis (o Is) in Medio Oriente e il conflitto in Iraq e Siria hanno conseguenze drammatiche non solo per le popolazioni civili ma anche per il patrimonio culturale di questi paesi.

Alla distruzione del patrimonio archeologico non concorre però solo l’Isis ma tutte le forze in campo, dall’esercito di Assad alle forze alleate, a cominciare dai russi che sui resti della necropoli di Palmira hanno costruito una base militare.

Le rovine di Palmira e gli impianti militari della base russa

“Attualmente sono due le zone più a rischio: Mosul, ancora sotto attacco da parte delle forze di liberazione irachene, e la piana di Ninive, liberata il 17 gennaio scorso ma dove ancora nessun archeologo ha potuto mettere piede a causa dei bombardamenti nelle aree vicine – spiega il prof. Paolo Brusasco, che su Archeologia Viva tiene una rubrica sulla situazione di Iraq e Siria – Sappiamo che a Ninive sono stati compiuti distruzioni e saccheggi, come quello al palazzo di Sennacherib, di cui a TourismA mostrerò le foto”.

(N.d.R ringraziamo il prof Paolo Brusasco per le foto in anteprima che ha voluto inviarci a corredo della sua intervista)

Monastero cristiano di Mar Behnam, nella piana di Ninive

La piana di Ninive è sede di un immenso patrimonio culturale, non solo perchè qui fiorì la civiltà Assira ma anche perchè in questi luoghi nacque il cristianesimo, di cui sono testimonianza le numerose chiese: da qui l’appello che il prof. Brusasco lancerà a TourismA affinché la comunità internazionale si attivi per salvare quanto rimasto in piedi.

“Si fa molto per la documentazione dei danni ma pochissimo per la prevenzione perché mancano rapporti tra la Comunità Internazionale e le realtà locali – conclude il Prof. Paolo Brusasco – Si parla pochissimo dei cosiddetti monuments men che in Siria si sono adoperato per salvare molti reperti nei musei, sotto i bombardamenti di Assad. Queste figure sono spesso abbandonate a se stesse, non vengono riconosciute perché considerate anti-governative mentre in realtà si tratti di ribelli moderati con i quali sarebbe possibile fare prevenzione sul campo per salvare il patrimonio archeologico ed è tempo che la comunità internazionale lo faccia”.

Palazzo sud-ovest di Sennacherib, a Ninive

Buone notizie arrivano invece da Nimrud, l’antica capitale assira del IX sec a.c. bombardata da Isis nel 2015-16: secondo quanto riferito dal prof Brusasco sembra che le macerie dei famosi rilievi decorativi del Palazzo di Nimrud, siano ancora tutte in loco e forse almeno in parte recuperabili.

TourismA 2017: dalla tomba di Tutankhamon ai marmi del Partenone

Conferenza stampa di TourismA 2017

Non sarà solo il Medio Oriente il protagonista a TourismA 2017: come anticipato nella conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta in Palazzo Vecchio nei giorni scorsi, ampio spazio avrà anche l’Egitto, con l’archeologo Zahi Hawass che aprirà la manifestazione con un convegno dedicato al Faraone Tutankhamon.

Proprio in onore del celebre faraone bambino, è prevista un’iniziativa speciale: la ricostruzione della tomba scoperta da Howard Carter nel 1922. La tomba di Tutankhamon sarà ricostruita in scala 1:1 grazie all’abilità di Gianni Moro, artigiano ed appassionato di egittologia, e sarà visitabile dal pubblico.

A TourismA 2017 si parlerà anche delle ultime scoperte a Pompei, della vera natura del popolo dei Longobardi, che avranno un relatore d’eccellenza nel prof Franco Cardini, fino all’annosa diatriba dei Marmi del Partenone: a questo proposito, interverrà all’evento anche il ministro greco della cultura, Lydia Koniordou, e verrà annunciata la nascita del comitato italiano a favore della restituzione dei marmi alla Grecia da parte del British Museum.

TourismA 2015

Tra i tanti ospiti illustri che interverranno anche la coppia Piero e Alberto Angela: in particolare a Piero Angela sarà consegnato dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini un premio alla carriera per l’impegno nella divulgazione scientifica.

Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito internet ufficiale.

Turismo archeologico: dati e offerte a confronto

Salone Internazionale dell’Archeologia 2015

Parlare di archeologia oggi vuol dire anche occuparsi di turismo: non a caso a TourismA 2017 ci sarà anche CISET, Centro Internazionale Studi Economia Turistica, che presenterà i dati sul turismo archeologico e culturale in Italia e le possibilità offerte ad operatori e destinazioni.

Non mancheranno inoltre le offerte culturali da parte di paesi come Egitto, Turchia ed Algeria. Quest’ultima tornerà ad affacciarsi sul mercato internazionale dopo un lungo periodo di instabilità, per aprire il proprio patrimonio, dalle città romane al sistema delle oasi.

Comunicazione e virtuale: i nuovi orizzonti dell’archeologia

Cristina Giachi, vicesindaco Comune di Firenze, Piero Pruneti e prof. Paolo Brusasco

Infine a TourismA 2017 non potrà mancare uno spazio dedicato allo sviluppo dei linguaggi della comunicazione archeologica, con workshop che affronteranno proprio le evoluzioni degli ultimi anni e l’analisi degli strumenti a disposizione.

“Il mondo dell’archeologia è in completa trasformazione – ha concluso Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva e promotore di TourismA – L’archeologia italiana è sempre stato un mondo molto autoreferenziale ma da qualche tempo ci siamo accorti che per mantenere i musei servono soldi e che lo Stato non li ha più. C’è quindi bisogno del pubblico e per questo musei e siti stanno cercando di cambiare il modo di comunicare sia grazie alla pannellistica sia attraverso l’uso di nuovi tecnologie, come le ricostruzioni virtuali”.

Ma in Italia la strada, da questo punto di vista, sembra ancora lunga: secondo l’Osservatorio Digitale del Politecnico di Milano solo il 57% dei musei ha un sito internet e solo il 41% è presente sui social (Facebook, Instagram e Twitter), un dato che scende al 13% se si considera la presenza su tutti e tre i social.

Infine solo il 20% dei musei ha allestimenti interattivi per la fruizione del proprio patrimonio culturale.

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TourismA 2017: cresce l’interesse per il turismo archeologico in Italia

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Un interesse sempre più diffuso che si evidenzia nei numeri degli accessi ad aree archeologiche e musei e al quale gli operatori culturali pubblici e privati devono iniziare a far fronte: è questa la nuova frontiera del turismo archeologico secondo quanto emerso a TourismA 2017, Salone Internazionale dell’Archeologia che si è tenuto dal 17 al 19 febbraio a Firenze.

Un vero e proprio successo di pubblico per questa edizione che ha toccato le 12.000 presenze (lo scorso anno erano state 10.000), con la partecipazione di persone di ogni genere ed età ad affollare non solo gli eventi del XIII Incontro Nazionale di Archeologia Viva ma anche i laboratori e gli stand degli espositori.

Il Salone è stata occasione sia per fare il punto sullo stato dell’arte del patrimonio archeologico ma anche per confrontarsi su nuove tematiche e opportunità.

Turismo archeologico: una grande opportunità per operatori turistici e culturali pubblici e privati 

Una tipologia di turismo difficile da quantificare perchè spesso unita ad altre attività (cultura, mare, relax, sport) ma con un potenziale di crescita notevole, sia per il settore pubblico che per quello privato: è il turismo archeologico secondo quanto emerso dall’indagine presentata da CISET, Centro Internazionale Studi Economia Turistica, in occasione di TourismA 2017.

Secondo quanto illustrato dalle ricercatrici senior Federica Montaguti e Sabrina Meneghello, ormai il turismo archeologico rappresenta un segmento molto importante del turismo culturale in Italia. Analizzando i dati forniti da Mibact per gli accessi ai musei e siti italiani emerge come le aree archeologiche generino da sole quasi la metà dei visitatori dei siti italiani (49,2%), con un aumento del +56,9% rispetto al 2001. Nel solo periodo 2014-15 la crescita è stata del +6,5%.

Nonostante l’amore per reperti e siti cresca, sia negli stranieri che negli italiani, il quadro delineato non è così semplice: il principale problema del turismo archeologico e culturale in Italia, infatti, sembra essere rappresentato dalla distinzione netta tra “le icone”, ovvero i monumenti e siti più noti, e il resto del nostro patrimonio.

Se si pensa che su 4.588 siti culturali pubblici e privati presenti in Italia, i primi 5 per accessi (ovvero Circuito Colosseo, Pompei, Uffizi, Accademia e Castel Sant’Angelo) costituiscono il 32% del totale dei visitatori, con oltre 14 milioni di accessi, e che solo Colosseo e Pompei insieme concentrano il 21% dei visitatori totali, si capisce quanto sia ancora poco noto (e quindi sfruttato) il resto del patrimonio culturale italiano.

Come evidenziato da CISET, questo aspetto emerge anche dalle ricerche effettuate su Google Trends: se infatti la parola Colosseo mostra risultati dai 3/4 dei paesi nel mondo, termini come Selinunte o Segesta (ovvero l’immagine della Magna Grecia) ottengono pochissimi risultati e solo per Italia e Francia.

“C’è un grande problema a monte per il nostro patrimonio culturale – ha spiegato Sabrina Meneghello di CISET – Gran parte di esso non è conosciuto o non rientra comunque nella percezione dell’immaginario a livello mondiale”.

Il lavoro da fare appare quindi tanto e coinvolge diversi attori, a cominciare dagli operatori culturali: a loro infatti tocca il compito di rendere l’esperienza del turismo culturale/archeologico sempre più evoluta e sofisticata, così come richiesto dal turista di nuova generazione, grazie soprattutto alla digitalizzazione che consente, ad esempio, di far rivivere al visitatore luoghi ed esperienze di epoche passate.

Diverse invece le opportunità per gli operatori turistici che potrebbero intercettare la domanda crescente di turismo archeologico e culturale, grazie alla creazione di nuove offerte, realizzate con la creazione di reti d’imprese e il miglioramento dei rapporto con i territori. A questo proposito possono essere utili i bandi europei e regionali che permettono finanziamenti per progetti innovativi, come ad esempio i Bandi PON CULTURA E SVILUPPO o POR Fesr regionali.

Notevoli anche i vantaggi per le destinazioni, che, con la creazione di offerte diversificate, potrebbero intervenire sulla distribuzione della domanda, favorire l’allungamento della permanenza media dei turisti e soprattutto destagionalizzare i flussi.

A questo proposito CISET ha presentato alcuni progetti realizzati con territori e operatori della Regione Veneto e Friuli: dal progetto della Via Annia a quello, promosso con Culture Active, per la valorizzazione dell’area del Comune di Quarto d’Altino e del nuovo museo archeologico di Altino

Quest’ultimo, denominato The Roman Venice, prevede un itinerario fluviale alla scoperta dei comuni di Quarto, Altino, Torcello e Burano. “Il progetto è partito grazie al coinvolgimento di alcuni operatori turistici che avevano l’obiettivo di modificare la percezione di questa zona, da area dormitorio per i turisti che vogliono visitare Venezia, a territorio da scoprire con tutte le sue peculiarità, dal vino al vetro alle ville – ha concluso Francesca Benvegnù di Cultoure Active.

Archeologia e divulgazione: Premio Francovich a Piero Angela 

Se non bastassero i numeri presentati da CISET a dimostrare l’interesse crescente per storia, archeologia e scienza, ci sono le 12.000 presenze del weekend di TourismA 2017.

Affollatissimi i laboratori e gli workshop organizzati per grandi e piccini, così come le code per visitare la ricostruzione in scala 1:1 della Tomba del Faraone Tutankhamon; senza contare gli appuntamenti del XIII Incontro di Archeologia Viva.

Quest’anno l’ospite d’onore è stato Piero Angela, che ha ricevuto il Premio Francovich, dalle mani del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, proprio per essere stato uno dei pionieri della divulgazione scientifica e non solo.

Sull’importanza della scienza oggi e sull’uso dei nuovi mezzi di comunicazione, ascolta l’intervista audio a Piero Angela

Insieme a Piero Angela sono stati premiati anche i responsabili di due progetti innovativi per l’archeologia: l’area archeologica di Santa Maria a Siponto e le catacombe di San Gennaro e San Gaudioso a Napoli.

“In Italia abbiamo sempre puntato molto sulla conservazione dei beni culturali ma non sulla loro valorizzazione, pensando che questi due aspetti fossero incompatibili – ha spiegato il ministro Dario Franceschini nel suo intervento – Non è così e noi stiamo cercando di cambiare le cose. A questo servirà anche il nuovo Piano Strategico del Turismo, improntato allo sviluppo di un turismo sostenibile e di qualità per i prossimi 5 anni”.

E che l’Italia piano piano stia iniziando ad accorgersi delle possibilità offerte dal settore del turismo archeologico, lo hanno dimostrato anche i numerosi stand di enti pubblici e privati: dai musei civici archeologici, come Isidoro Falchi di Castiglion della Pescaia o di Verrucchio, ai musei di Artimino, all’Archeologico di Napoli, Camarina e Sarteano, alla Valle dei Templi di Agrigento e al polo museale della Calabria, qui presenti per mostrare offerte e iniziative, accanto alle principali Università di Studi Antichi e ad Enti del Turismo come quello Egiziano, Cipriota, Giordano e al Consolato d’Algeria.

Bagno di folla per Alberto Angela che ha chiuso TourismA 2017

Da Piero Angela al figlio Alberto: è stato lui infatti a chiudere l’edizione 2017 di TourismA con una lectio su Leonardo da Vinci e la Gioconda, argomento del suo ultimo libro.

Alberto Angela è arrivato a Firenze domenica pomeriggio, direttamente dalla Normandia, dove sono in corso alcune delle riprese per le prossime puntate della trasmissione Rai Ulisse – il piacere della scoperta.

Dal genio di Leonardo all’importanza del Rinascimento Italiano fino ad una riflessione su come fare buona divulgazione senza stancare il pubblico: tante le domande alle quali ha risposto il celebre conduttore prima di salire sul palco.

Ad attenderlo in sala,  Alberto Angela ha trovato un auditorium stra-colmo di persone: donne, uomini, persone anziane e tanti bambini, che per oltre un’ora hanno seguito la sua narrazione, accompagnata da slides.

Un fenomeno, quello della passione per il noto scienziato e conduttore, che è difficile immaginare se non la si vive: più adatta ad un cantante o ad un calciatore, piuttosto che ad un divulgatore di storia…altro segno che, forse, in Italia le cose stanno davvero cambiando per il mondo dell’archeologia.

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Dichiarazione di Firenze: i paesi del G7 in difesa del patrimonio culturale

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Promuovere la conservazione del patrimonio culturale, in tutte le sue forme, combattere il traffico di beni e sviluppare un’effettiva collaborazione a livello internazionale: sono i principali impegni assunti dai paesi del G7 che hanno partecipato al primo summit interamente dedicato alla cultura, a Firenze.

Gli impegni sono stati declinati all’interno della Dichiarazione di Firenze, il documento che tutti gli stati partecipanti hanno siglato alla fine della prima giornata di lavori in Palazzo Pitti. A firmare la carta sono stati il Ministro della Cultura Dario Franceschini per l’Italia, Mèlanie Joly per il Canada, Audray Azoulay per la Francia, Bruce Whartron per gli USA, Karen Bradley per il Regno Unito, Maria Bohmer per la Germania, Ryohei Myta per il Giappone.

La Dichiarazione di Firenze ribadisce il ruolo di guida dell’UNESCO nell’ambito della tutela del patrimonio culturale internazionale ma stabilisce anche impegni importanti da parte dei singoli Stati sul tema della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, in ogni sua forma, della lotta al traffico internazionale di beni e per la messa in atto di azioni di cooperazione.

Il documento è arrivato alla fine di una lunga giornata di lavori da parte delle delegazioni dei paesi partecipanti: sono stati tre i tavoli di lavoro, il primo sulle normative internazionali per la tutela del patrimonio culturale, il secondo sulle tecniche di investigazione e contrasto al traffico di beni culturali e il terzo sul tema della formazione.

Come spiegato da Mounir Bouchenaki, archeologo ed esperto di patrimonio culturale, le normative e convenzioni per la tutela del patrimonio a livello internazionale ci sono e sono dettagliate: dalla Convenzione dell’Aja del 1954 alla Convenzione Unesco del 1972 sul patrimonio mondiale dell’Umanità, fino alla convenzione UNIDROIT del 1995 per la restituzione dei beni trafugati illegalmente. “Negli ultimi anni però i conflitti sono cambiati – ha aggiunto Bouchenaki – Oggi ci troviamo davanti a guerre civili, come in Siria, Yemen o Libia, ed è più difficile proteggere il patrimonio culturale, che infatti è diventato un bersaglio, sia come simbolo da distruggere sia come merce per finanziare il terrorismo”.

“Nei prossimi anni avremo una vera e propria inondazione di beni trafugati da paesi come la Siria e l’Iraq – ha aggiunto Manlio Frigo, di UNIDROIT, Istituto Internazionale per l’unificazione del diritto privato – E’ fondamentale che gli Stati lavorino insieme per mettere in atto le normative al loro interno e cooperando, per contrastare sia le distruzioni che il traffico illecito di beni”.

Condivisione di informazioni, creazione di banche dati digitalizzate con gli elenchi dei reperti trafugati sono strumenti che stanno già dando risultati, come, ad esempio, la pubblicazione della lista rossa del Consiglio Internazionale dei Musei (ICOM) che ha permesso di trovare alcuni reperti trafugati da zone di guerra in musei della Svizzera.

Molto importante in questo senso è anche l’approvazione da parte di ONU della risoluzione italo-francese 2347 del 24 marzo scorso, che condanna la distruzione del patrimonio culturale e il contrabbando dei reperti, oltre a prevedere una componente culturale nelle missioni di peacekeeping.

Un traguardo importante ottenuto anche grazie al lavoro svolto dall’Italia, primo paese ad aver creato la task force Unite4Heritage, voluta da Unesco per tutelare il patrimonio culturale e composta da personale specializzato dei Carabinieri e da membri del MIBACT.

“Nei prossimi mesi è prevista la partenza della prima missione di Unite4Heritage sotto l’egida Unesco e su richiesta di un paese – ha annunciato Antonia Pasquale Recchia, direttore generale del MIBACT , che però non ha voluto rivelare di quale paese di trattasse, Siria o Iraq.

“Tutti noi siamo ormai consapevoli delle conseguenze negative che derivano ad una società dal traffico di droga – ha aggiunto la dott.ssa Recchia – Adesso è necessario iniziare a promuovere una consapevolezza anche delle conseguenze nefaste derivanti dal traffico di beni culturali, sia dal punto di vista sociale che economico, così da poter mettere in atto azioni sempre più incisive per contrastarlo”.

Per questo, ampio spazio è stato dedicato anche al tema della formazione del personale che deve occuparsi di queste tematiche. Tra le iniziative intraprese dall’Italia la creazione di una Scuola dei beni e delle attività culturali e del turismo con programmi formativi ad hoc per gli operatori del settore pubblico e privato.

Per evitare che gli impegni presi nella Dichiarazione di Firenze possano rimanere solo parole, tutti gli stati firmatari hanno lanciato un appello alle prossime presidenze del G7 affinchè vengano organizzati ulteriori incontri dedicati alla cultura, per monitorare lo stato di avanzamento degli impegni.

A questo proposito un primo banco di prova potrà essere il prossimo anno: il 2018 è stato infatti designato come l’anno europeo del patrimonio culturale, occasione importante per iniziare a mettere in pratica i principi e gli impegni assunti nel documento da tutti i paesi firmatari.

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BIT 2017: dai viaggi green a quelli arcobaleno, le principali tendenze dal mondo del turismo

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Crisi economica e terrorismo non fermano la voglia di viaggiare: la conferma arriva da BIT 2017, la Borsa internazionale del turismo, che si è tenuta dal 2 al 4 aprile a Milano.

Nuova sede, da Rho a Fiera Milano City, per ospitare 16.353 incontri di match-making (+13%  rispetto al 2016), con 2.000 espositori e 1.500 top buyer italiani ed esteri, oltre a più di 200 travel blogger e 2.000 esponenti dei media accreditati.

Se BIT 2017 ha ridimensionato la sede espositiva, ad aumentare sono stati gli incontri e i panel dedicati al settore del turismo: dalle presentazioni di ricerche e studi a incontri formativi sull’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione. Impossibile riuscire a seguire tutti gli appuntamenti che si sono svolti nell’arco della tre giorni, tra le sale conferenze e gli stand di regioni e paesi presenti.

Nel complesso quello che emerge però è una sempre crescente voglia di viaggi, con l’affermazione del cosiddetto turismo esperienziale e di nicchia e la sempre maggiore diffusione di nuove tecnologie, dal mobile payment, alla virtual reality alla domotica.

Secondo le analisi di GfK su dati tour operator, la tendenza degli italiani al viaggio nei prossimi mesi sembrerebbe indicare un aumento delle prenotazioni estive del +18% (febbraio 2017). La voglia di viaggi sembra non essere stata nemmeno troppo intaccata dalle vicende legate al terrorismo internazionale, almeno secondo i dati riportati sul 2016.

Inoltre, secondo la ricerca di Trivago “Metasearch Travel Trends 2017”, gli italiani amano viaggiare soprattutto d’estate: il 48% parte tra giugno e settembre spendendo circa 132 euro per una camera doppia. A prevalere è il viaggio domestico (71%): sono 7 su 10 gli italiani che trascorrono le proprie vacanze nel nostro paese e le mete più ricercate nel 2016 sono state Roma, Firenze, Milano e Venezia.

In generale, i viaggi sembrano essere sempre più green: secondo il rapporto di Fondazione UniVerde-Ipr Marketing, il 55% dei viaggiatori al momento di prenotare cerca di fare scelte che non danneggino l’ambiente, sia per quanto riguarda il soggiorno che per la tipologia di spostamenti, un dato in crescita negli ultimi anni. Grande attenzione anche ai servizi, ad esempio con la ricerca di locali con menu a km 0(91%) o con prodotti provenienti da agricoltura biologica (77%).

Se le nicchie tradizionali, come quella del turismo di lusso, continuano a crescere, segnando un +4,5 negli ultimi anni secondo l’Università Bocconi, nuove tipologie di viaggio si affermano, a cominciare dal turismo arcobaleno LGBT, ovvero lesbiche, gay, bisessuali e transgender, che ha raggiunto un valore economico stimato a livello mondiale tra i 195 i 211 miliardi di dollari l’anno.

Secondo gli studi presentati da Lanfranchi Editore e Università Bocconi a BIT 2017, il turista LGBT si presenta come molto tecnologico e con capacità di spesa più elevata della media (soprattutto gli stranieri): si avvale di internet per scegliere le destinazioni, oltre che del consiglio di amici e conoscenti, cerca relax, cultura e natura e le città preferite sono San Francisco (stranieri) e Barcellona (italiani).

Buona anche la risposta data a questa nuova tipologia di turismo dall’Europa: il 55% dei portali turistici ufficiali dei 28 paesi Europei (compreso il Regno Unito) ha già una sezione dedicata al turismo LGBT o una pagina tematica, il 28% presenta riferimenti al tema mentre solo il 17% non considera il settore. Tra i cinque paesi europei nominati, c’è anche l’Italia.

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Visarno Arena 2017: dai Radiohead a Jamiroquai, l’estate in musica di Firenze

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Radiohead, Aerosmith, Eddie Vedder, The Cranberries, Jamiroquai: sono tanti e da capogiro i nomi che animeranno il panorama musicale della Visarno Arena 2017 nell’estate di Firenze.

Tra giugno e luglio infatti il Parco delle Cascine, cuore verde della città, sarà animato da eventi musicali che avranno come cornice proprio la Visarno Arena, allestita all’interno dell’Ippodromo del Visarno, al suo terzo anno di utilizzo come luogo per concerti estivi.

Ad organizzare gli appuntamenti sono Fratini srl, Live Nation Italia, Indipendente, Le Nozze di Figaro e Decibel Eventi, con il patrocinio del Comune di Firenze, che hanno presentato l’evento in una conferenza stampa affollatissima che si è tenuta oggi in palazzo Vecchio.

Si comincia il 14 giugno con il concerto dei Radiohead che aprirà ufficialmente la stagione: con loro sul palco anche James Blake e il progetto Junun del compositore israeliano Shye Ben Tzur.

Il 23-25-25 giugno seguirà la I edizione del Firenze Rocks, tre giorni di rock con protagonisti del calibro degli Aerosmith (unica data italiana), Placebo, Deaf Havana, The Cranberries, Glen Hansard, System of Down, Prophets of Rage ed Eddie Vedder: quest’ultimo suonerà il 24 giugno a partire dalle 22.30 per permettere di assistere allo spettacolo pirotecnico dei fuochi di San Giovanni, patrono di Firenze. Radio ufficiale dell’evento sarà Virgin Radio, presente alla conferenza stampa con Dj Ringo, che in quei giorni trasmetterà in diretta da Firenze e regalerà biglietti per assistere ai concerti.

Sabato 1 luglio spazio invece alla musica elettronica con Decibel Open Air 2017, giunto alla sua terza edizione: una maratona di 12 ore no-stop, che vedrà esibirsi tra gli altri The Chemical Brothers, Dubfire e Alan Fitzpatrick.

Infine l’8-11-18 luglio sarà la volta del Firenze Summer Festival che avrà tra i protagonisti The XX, Jamiroquai e Arcade Fire.

Un concentrato di musica, di vario genere, in meno di due mesi come non si vedeva da tempo a Firenze, probabilmente dai primi anni 2000 quando il cuore musicale dell’estate fiorentina era l’anfiteatro delle Cascine. E non è un caso che dietro all’organizzazione di questa maratona di concerti ci siano proprio Le Nozze di Figaro, che di quella stagione furono promotori.

E proprio come all’epoca, se il Visarno Arena ospiterà la musica, tutt’intorno il Parco delle Cascine sarà teatro di eventi e intrattenimento: come spiegato da Alessandro Bellucci, amministratore de Le Nozze di Figaro, durante i festival nel parco verranno allestite aree food e spazi per stand di artigianato fiorentino, oltre ad aree per accogliere bambini e perfino spazi per donne in stato interessante.

Inoltre per favorire l’accesso al Visarno Arena 2017, è allo studio un progetto di pedonalizzazione del Parco delle Cascine soprattutto per gli eventi di giugno: il parco sarà chiuso ai veicoli privati da mezzogiorno alle 1.30 di notte. “Stiamo realizzando anche accordi con diverse realtà fiorentine e comuni limitrofi per favorire lo svolgimento degli eventi – ha aggiunto Alessandro Bellucci – Ad esempio per avere sconti sui parcheggi o sugli ingressi ai musei”.

Ad oggi sono già 180.000 i biglietti venduti per i principali eventi musicale del Visarno Arena 2017 e secondo Roberto de Luca, presidente di Live Nation, nel complesso le ricadute economiche di tutti questi appuntamenti per Firenze potrebbero arrivare a superare i 20 milioni di euro.

“Lo scorso anno abbiamo raggiunto il traguardo ambizioso di un milione di persone al Parco delle Cascine in estate e quest’anno possiamo fare altrettanto – ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, durante la conferenza stampa di presentazione dell’estate fiorentina che si è tenuta in Palazzo Vecchio – E’ un grande lavoro di squadra ed è il modo migliore per far vivere il Parco”.

Per avere informazioni sui vari appuntamenti della Visarno Arena 2017 sono attivi diversi canali online, tra cui i principali siti degli eventi. Il punto di riferimento rimane il sito ufficiale della Visarno Arena.

Inoltre durante gli spettacoli sui canali social di Firenze Summer Festival, Firenze Rocks e Decibel Open Air 2017 verranno forniti aggiornamenti in tempo reale su viabilità, parcheggi, spettacoli e curiosità. Firenze Rocks ha anche una propria app da scaricare per rimanere sempre aggiornati.

Infine per acquistare i biglietti dei concerti, il punto di riferimento è il sito di TicketOne per Firenze Rocks e Firenze Summer Festival, e il sito di Diyticket per Decibel Open Air 2017.

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150^ anniversario della Società Geografica Italiana: dalle esplorazioni alla divulgazione

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diari mostra 150 società geografica italiana

Dalle spedizioni per la scoperta di nuove terre allo studio e alla divulgazione scientifica: è una storia ricca e complessa quella della Società Geografica Italiana, che accompagna gli ultimi 150 anni della storia d’Italia.

Fondata a Firenze il 12 maggio 1867, la Società Geografica Italiana aveva come obiettivo principale quello di promuove la conoscenza geografica e la sua applicazione alle tematiche ambientali, politiche e sociali. Trasferita nel 1872 a Roma, oggi ha sede presso il Palazzetto Mattei, a due passi dal Colosseo.

Proprio le due città che l’hanno vista nascere e crescere sono le protagoniste delle celebrazioni del 150 anniversario della fondazione della Società Geografica Italiana: un’occasione non solo per ripercorrere la storia di questa prestigiosa realtà ma anche per riflettere sui cambiamenti avvenuti nello studio della geografia, in meno di due secoli, e sui nuovi traguardi che questa materia si prefigge di raggiungere

Tra gli obiettivi fondativi della Società Geografica Italiana infatti c’era la promozione di spedizioni e viaggi di scoperta: in un’epoca in cui ancora molte zone della carta geografica risultavano inesplorate, furono numerose le spedizioni promosse, spesso non disgiunte da fini politici. Dall’Asia Centrale, all’Africa, Sudamerica fino alle Regioni Polari. L’attività di esplorazione fu poi in gran parte abbandonata dopo la II guerra mondiale.

mostra a firenze società geografica italiana

Da allora la Società Geografica Italiana, è diventata istituto culturale di rilievo internazionale, oltre che ente di ricerca e di divulgazione attraverso iniziative editoriali, mostre, convegni escursioni scientifico-culturali e l’annuale appuntamento con il Festival della Letteratura di Viaggio.

Questo excursus storico è riassunto nella Mostra multimediale “Geografie di una storia. La Società Geografica Italiana in 150 anni di storia tra ricerca scientifica, diffusione culturale e impegno sociale” allestita all’Archivio Storico del Comune di Firenze, la cui inaugurazione, avvenuta l’8 maggio, ha aperto ufficialmente le celebrazioni fiorentine del 150^ anniversario.

La mostra, realizzata su progetto scientifico di Margherita Azzari e curata da Nadia Angela Fusco, Patrizia Pampano, Paola Zamperlin, Rossella Belluso e Camillo berti, espone documenti originali dei viaggi di esplorazione compiuti per conto della Società: taccuini, fotografie e disegni. Parte del materiale è stato digitalizzato per consentire anche una visione interattiva. Ad unire i pezzi esposti, in un filo ideale, è il racconto della storia della Società, che viene illustrato nei pannelli.

La mostra presenta solo una minima parte del materiale presente negli archivi della società: circa 400.000 volumi e oltre 2.000 periodici, oltre 200.000 carte geografiche e documenti cartografici, dal XV al XIX secolo, oltre 400.000 fototipi (tra diapositive e cartoline d’epoca), taccuini e diari che documentano luoghi, genti e paesaggi di quasi tutte le regioni della terra.

Un’altra parte del materiale sarà esposta nella versione romana della mostra, che aprirà i battenti il 16 maggio, a chiusura del convegno internazionale “La rete delle Società Geografiche per le nuove esplorazioni del mondo”, al quale parteciperà anche il presidente della repubblica, Sergio Mattarella. Sarà l’evento ufficiale che aprirà le celebrazioni romane.

Fino alla metà di giugno, quindi Firenze e Roma celebreranno la Società Geografica Italiana con più eventi.

In particolare il capoluogo toscano ha messo in campo un ampio calendario di appuntamenti, grazie all’iniziativa “La geografia incontra la città”: ad essere coinvolti importanti luoghi storici di Firenze, il cui cammino ha spesso incrociato quello della Società.

Ecco il calendario dei principali eventi a Firenze, fino al 14 giugno:

Accademia dei Georgofili
7 aprile -1 giugno 2017
Mostra documentaria “I Georgofili”
(lu-ven ore 15-18)

19 maggio ore 9.30 e 11.30
Visita guidata alla mostra “I Georgofili” e alla sede accademica
(per gruppi e su prenotazione)

30 maggio 2017 ore 9-13
Apertura straordinaria della sede per visita alla mostra

Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo
18-19 e 25 maggio, ore 9-16
Esposizione documentaria “Oltremare: la cartografia storica dagli archivi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)”
Visite guidate al giardino tropicale, alle serre e alle collezioni botaniche

Archivio Storico Comune di Firenze
9 maggio – 9 giugno
Mostra multimediale “Geografie di una storia. La Società Geografica Italiana in 150 anni di storia tra ricerca scientifica, diffusione culturale e impegno sociale

Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
14 giugno, ore 16.30
Convegno “La geografia nella Firenze del secondo Ottocento: Gustavo Uzielli”
Nell’occasione saranno esposti documenti del Fondo Uzielli

Consiglio regionale della Toscana
22-29 maggio (lun-ven ore 15-18)
Mostra fotografica “Viaggiatori-fotografi toscani in Africa e Asia”

Palazzo Faenzi
8 maggio – 9 giugno ore 10-18
Museo Virtuale della Valle del Tevere
Ricostruzione in 3D del paesaggio della media valle del Tevere e della sua evoluzione geologica e antropica da 3 milioni di anni fa ad oggi.

Gabinetto Viessuex
6 giugno, ore 17
Presentazione del volume “Geografia di una storia – 150 anni della Società Geografica Italiana”

Istituto Geografico Militare
6 giugno, ore 9-12
Apertura straordinaria delle sale dell’Istituto Geografico Militare, con visite per gruppi su prenotazione

8 giugno ore 19.30 – 20.30 – 21.30
La Compagnia delle Seggiole presenta “le carte che hanno fatto la storia. Viaggio teatrale itinerante alla scoperta dell’Istituto Geografico Militare”

Museo di Storia naturale dell’Università di Firenze
15 maggio – 14 giugno
Esposizione documentaria fotografica “Società Geografica Italiana e Antropologi – Le collezioni dei viaggiatori al Museo di Antropologia di Firenze”

(Per conferme o informazioni sui singoli appuntamenti è consigliabile contattare gli organizzatori).

Per quanto riguarda i principali eventi a Roma, oltre al convegno internazionale in programma il 16 maggio, dal 7 al 9 giugno si svolgerà il XXXII Congresso Geografico Italiano, che richiamerà nella capitale professori ed esperti del settore.

Inoltre la Società Geografica Italiana organizza visite guidate nello storico Palazzetto Mattei, con esposizione di carte geografiche, materiali d’archivio, libri antichi e fotografie. Le visite si ripeteranno per una volta al mese nell’arco di tutto il 150°, per gruppi di massimo 30 persone e su prenotazione.

Per maggiori informazioni su tutti gli eventi delle celebrazioni del 150 anniversario della fondazione della Società Geografica Italiana, a Firenze e Roma, è possibile consultare il programma sul sito internet.

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Destinazione Toscana 2020: il turismo in Toscana punta su sostenibilità, partecipazione e digitale

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Una regione che negli ultimi anni non ha risentito della crisi, mantenendo la quota di mercato del 2008 (2,1%), grazie ad un turismo per lo più culturale e balneare: è la fotografia della Toscana, scattata dal CIRT, Centro Interuniversitario di ricerca sul turismo dell’Università di Firenze, durante l’evento di presentazione di Destinazione Toscana 2020, documento strategico che fissa le linee guida per la promozione del turismo regionale nei prossimi anni.

Il documento è stato presentato oggi in un evento pubblico al Cinema Teatro della Compagni di Firenze alla presenza di politici, operatori del settori, enti locali e associazioni.

Secondo i dati presentati, il 40% delle presenze annuali in Toscana (44,5 mln) si concentra nelle città d’arte (15.1 mln) e nelle due città termali (2.3 mln), un altro 40% nelle località balneari mentre il rimanente 20% si distribuisce nel resto della regione. Un turismo che ha nella componente straniera un elemento di forza, con una crescita tra 2000-2015 del +38%.

Molto buoni appaiono anche i dati del 2017: secondo un’indagine presentata da Toscana Promozione Turistica, su un campione di quasi 900 questionari compilate da operatori del settore ad aprile, il 68% ha dichiarato che le prenotazioni per l’estate sarebbero in crescita, in particolare nei luoghi termali.

Un turista che, sempre stando agli operatori intervistati, usa sempre più gli strumenti online non solo per prenotare ma anche per informarsi.

Se in questi anni la Toscana si è ritagliata un ruolo di leadership nel panorama del turismo è anche vero che questo ha portato la regione a confrontarsi con nuove problematiche: dai massicci flussi di arrivi concentrati in alcune città, all’avvento della sharing economy.

Inoltre, l’affermarsi di una tipologia di turista sempre più mutevole, desideroso di nuove esperienze, esigente e digitale, pone per il presente, e ancor più per il futuro, nuove sfide.

Da queste riflessioni è nato il percorso che ha portato all’elaborazione del piano strategico Destinazione Toscana 2020, promosso da Toscana Promozione Turistica e realizzato dal gruppo di lavoro messo insieme da CIRT: Centro Studi Turistici di Firenze, Irpet e Fondazione Sistema Toscana.

Il documento fissa obiettivi, strategie e modelli per mettere in atto, nei prossimi anni, una nuova politica del turismo, basata su alcuni concetti principali: sostenibilità, partecipazione e digitalizzazione.

A fissare gli strumenti di lavoro è la nuova legge sul turismo, approvata dalla Regione Toscana nel 2016: se a dirigere politiche e promozione sarà la Regione Toscana, un ruolo chiave saranno chiamati a svolgerlo proprio i comuni, che dovranno fare squadra, creando aggregazioni o per territorio o per prodotto turistico (wedding, sport, cammini etc). A supportarli ci sarà Toscana Promozione Turistica, lo strumento di promozione e valorizzazione del turismo regionale.

E se ormai turismo fa rima con digitale, non poteva mancare nel documento Destinazione Toscana 2020 una parte dedicata allo sviluppo dell’ecosistema digitale: un insieme di tecnologie e strumenti a disposizione del turista che potrà usarli per vivere al meglio il proprio viaggio ma anche degli operatori, per offrire servizi migliori e raccontare i propri territori.

Tra gli strumenti a disposizione, un ruolo centrale verrà rivestito dal nuovo portale ufficiale del turismo, visittuscany.com: un portale che, come ha annunciato da Paolo Chiappini di Fondazione Sistema Toscana, permetterà all’utente non solo di effettuare ricerche ma anche di conoscere meglio il territorio toscano, rilanciando un’identità digitale forte della nostra regione.

Il nuovo portale dovrebbe vedere la luce a giugno 2017.

“Destinazione Toscana 2020 fissa le linee guida per i prossimi anni e costruisce un vero e proprio metodo di lavoro – ha concluso Stefano Ciuoffo, assessore al turismo della Regione Toscana – La Toscana ha competenze straordinarie in tema di turismo ed è arrivato il tempo di fare squadra. Se ogni realtà locale non capirà di essere un tassello di una visione più ampia non riusciremo però a vincere la partita”.

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Home sharing: a Firenze nasce Keesy primo servizio di check-in automatizzato

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keesy point a firenze

Poter usufruire di un servizio di check-in e check-out per appartamenti, attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno e disponibile in 7 lingue: è quanto consente di fare Keesy il primo servizio in Italia di check-in e check-out completamente automatizzato.

Realizzato da un start-up italiana, Keesy è stato presentato oggi a Firenze, città dove il fenomeno dell’home sharing conta circa 10.000 appartamenti e dove è stato attivato il primo keesy point, in via Santa Caterina da Siena 1/F, accanto alla stazione di Santa Maria novella, nel cuore del centro storico.

“L’idea di questo servizio mi è venuta perchè anch’io gestisco appartamenti in affitto per turisti – ha spiegato Patrizio Donnini, ideatore e promotore di Keesy, in conferenza stampa – L’obiettivo principale di Keesy è quello di liberare l’host (ovvero colui che ospita) e il guest (il visitatore) dal vincolo del check-in/check-out, permettendo così ad entrambi di gestire meglio il proprio tempo, oltre ad offrire una serie di servizi di qualità che verranno implementati nelle prossime settimane”.

anna paola concia e patrizio donnini

Secondo un’indagine commissionata da Keesy a GFK Eurisko, su 1000 italiani tra 18-69 anni che abbiano effettuato viaggi o weekend fuori casa negli ultimi 12 mesi, avere orari definiti per effettuare un check-in è considerato un problema dal 38% del campione mentre due italiani su cinque chiedono di poterlo fare al di fuori della fascia oraria standard 13-20.

Da qui l’idea di creare un servizio a pagamento che parte inizialmente come applicazione per smartphone ma che, da metà luglio sarà gestibile anche da sito web: l’host noleggia un box presso il Keesy point per un tempo minimo di 24 h, dove deposita le chiavi dell’appartamento che saranno ritirate poi dal guest al momento del suo arrivo, grazie ad un codice segreto ricevuto per sms, email o app. In questo modo sia l’host che il guest non sono costretti ad attendersi a vicenda. Stessa procedura in caso di riconsegna delle chiavi.

sportello keesy point

Oltre al chek-in/check-out, Keesy consente di effettuare tutte le operazioni relative alla registrazione e all’invio dei dati dei turisti alla Questura, e consente di pagare anche la tassa di soggiorno, grazie ad un accordo con il Comune di Firenze.

Tutto questo in 7 lingue, risolvendo così un altro problema denunciato dal 35% del campione della ricerca: le operazioni sono possibili in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, cinese, russo. E in caso di problemi nel ritiro/riconsegna delle chiavi, l’assistenza ai Keesy point è disponibile h24.

“Questo servizio inserisce finalmente l’home sharing nell’ambito delle regole, permettendo di superare i problemi che si sono verificati negli ultimi anni per la riscossione della tassa di soggiorno – ha commentato Anna Paola Concia, assessore al turismo del Comune di Firenze – Siamo molto soddisfatti che Firenze sia la prima città ad ospitarlo e ci auguriamo che altre amministrazioni seguano il nostro esempio”.

Libertà, sicurezza, regole ma anche maggiori servizi per i turisti: l’host infatti può creare una scheda del proprio appartamento, dove descriverne caratteristiche e funzionamento di impianti ed elettrodomestici, grazie anche all’utilizzo di foto o video, le regole di permanenza e ogni tipo di informazione ritenga utile per il guest. Inoltre una chat permette ad host e guest di rimanere in contatto per qualsiasi necessità.

I Keesy point sono infine dotati di wifi free, servizi di ricarica per pc o smartphone e, da metà giugno, anche di deposito bagagli; la app invece consente di avere indicazioni sui luoghi di interesse della città nella quale ci si trova e sui principali servizi (trasporti, ospedali, farmacie, numeri utili etc).

“Ci rendiamo conto che Keesy rappresenta una vera novità per il panorama del turismo italiano e che ci vorrà tempo perchè si affermi – ha concluso Patrizio Donnini – Ecco perchè abbiamo deciso di regalare a tutti gli host che scaricheranno la app una prova gratuita del servizio: siamo certi infatti che dopo averlo provato non potranno farne a meno”.

Firenze è la prima città ad avere un Keesy point ma sono già previste nuove aperture: tra fine giugno e inizio luglio toccherà a Roma (Stazione Termini e Centro storico) mentre a fine settembre sarà la volta di Milano (Milano Centrale e Milano Cadorna) e infine Venezia.

Per tutte informazioni sul servizio Keesy e sui relativi costi è possibile consultare il sito internet.

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Visarno Arena Estate 2017: vademecum per i grandi concerti a Firenze

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grandi concerti a firenze

Il conto alla rovescia è iniziato: l’estate dei grandi concerti a Firenze sta per cominciare!

Manca davvero poco all’avvio della stagione estiva 2017 della Visarno Arena dove, in poche settimane, si succederanno artisti come Radiohead, Aerosmith, Placebo, Eddie Vedder, The Cranberries, System of a down, The XX, Jamiroquai, Arcade Fire, Chemical brothers e molti altri.

Firenze e il Parco delle Cascine diventeranno un punto di attrazione per migliaia di appassionati di musica e l’organizzazione è al lavoro da mesi per consentire di godersi in sicurezza ogni concerto in programma alla Visarno Arena.

Ecco un veloce vademecum per vivere al meglio i grandi concerti a Firenze.

DOV’E’ LA VISARNO ARENA?
Visarno Arena è situata all’interno dell’Ippodromo del Visarno, nel Parco delle Cascine. La struttura si trova a soli due chilometri dalla Stazione SMN.

COME RAGGIUNGERE LA VISARNO ARENA?
In occasione del concerto dei Radiohead e del festival Firenze Rocks tutta l’area del Parco delle Cascine sarà chiusa al traffico dalle ore 9, eccezion fatta per i bus Ataf del trasporto urbano, per i bus City Sightseeing Italy, per i veicoli privati con tagliando disabili e per quelli residenti. I blocchi saranno attivi in via del Fosso Macinante (all’incrocio con viale Fratelli Rosselli), in piazza Puccini (dall’incrocio con via Mercadante) e in via del Barco.

In occasione degli altri spettacoli la viabilità all’interno del Parco sarà garantita.

Per raggiungere l’area concerti è consigliato l’impiego di mezzi pubblici.

Tramvia – Le fermate “Cascine”, e “Paolo Uccello” sono a soli 5 minuti a piedi degli ingressi principali. La Tamvia effettua servizio fino alle 2 di notte nei giorni di venerdì e sabato e fino alle ore 24,30 tutti gli altri giorni.
Autobus – Dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella prendere la linea Ataf 17 in direzione Cascine e scendere alla fermata “Cascine”.
Bici – E’ possibile accedere a tutte le aree chiuse al traffico e c’è un parcheggio dedicato in prossimità del piazzale delle Cascine, a pochi metri dall’ingresso verde.
Moto – Parcheggio riservato in piazza Vittorio Veneto, all’ingresso del Parco delle Cascine.
A piedi – La distanza da S. Maria Novella alla Visarno Arena è di circa 2 km.

PER CHI GIUNGE IN AUTO DA FUORI FIRENZE
Ai mezzi privati in arrivo dalla superstrada Firenze-Pisa-Livorno e dall’Autostrada A1 (prendere uscita Firenze Scandicci) si consiglia il nuovo parcheggio scambiatore di Villa Costanza. Raggiungibile direttamente dall’A1 con l’apposita uscita (che si trova tra Scandicci e Impruneta), da qui è possibile prendere la  Tramvia per raggiungere l’Arena Visarno in pochi minuti.

Inoltre, lungo il percorso della Tramvia, sono in funzione le seguenti aree di sosta: fermata De André (via Sassetti, da evitare mercoledì mattina per la concomitanza con la pulizia stradale, gratuito), fermata Resistenza (in prossimità del Centro Rogers a Scandicci), fermata Nenni-Torregalli (nei pressi del centro commerciale Coop Ponte a Greve).

COME ENTRO ALLA VISARNO ARENA?
In occasione del festival Firenze Rocks e del concerto di Radiohead, James Blake e Junun sono previsti quattro punti d’ingresso, a seconda del biglietto e del relativo settore. E’ importante controllare il codice del proprio tagliando prima di dirigersi ai varchi:

Ingresso giallo: Piazzale Jefferson;
Ingresso verde: piazzale delle Cascine;
Ingresso blu (omaggi e disabili): via delle Cascine;
Ingresso rosso: in Piazza Puccini (riservato W.A.S.T.E).

In occasione dell’evento Decibel Open Air 2017 e dei concerti di The XX, Jamiroquai e Arcade Fire sarà attivo solo l’ingresso verde di piazzale delle Cascine.

Gli orari di apertura dei cancelli, vengono comunicati sul sito della Visarno Arena per ogni singolo spettacolo.

CONTROLLI E SICUREZZA
Non si potrà accedere con zaini e valigie, bottiglie e lattine (anche se aperte), bombolette, ombrelli, aste e selfie stick, utensili, fuochi d’artificio, armi, caschi e qualsiasi oggetto atto a offendere.

Forze di polizia e addetti alla sicurezza eseguiranno controlli, sia all’interno che all’esterno della Visarno Arena. Particolare attenzione sarà riservata al momento dell’accesso all’arena.

Ai tre in ingressi principali – verde, blu e rosso – saranno attivi altrettanti guardaroba: si potranno lasciare caschi, ombrelli, zaini. Il servizio è a cura dei volontari della Fondazione Tommasino Bacciotti: i fondi raccolti andranno a sostegno delle attività della Fondazione, rivolte allo studio, alla cura, all’assistenza e all’informazione dei tumori infantili, soprattutto quelli cerebrali.

EMERGENZA e ASSISTENZA
All’interno e all’esterno della Visarno Arena saranno ben visibili i presidi di assistenza medica e il presidio medico avanzato. In alternativa si consiglia di chiamare il 118, spiegare dove vi trovate e cosa è accaduto.

VISARNO ARENA ORGANIZZAZIONE E REGOLAMENTO
All’interno della Visarno Arena tutte le attività commerciali accetteranno solo tokens. I tokens possono essere acquistati presso le casse all’interno e all’esterno della venue.

Inoltre consigliamo di visionare il regolamento e le norme di comportamento disponibili a questo link.

MANGIARE E BERE, ANCHE VEGANO
Panini, hot dog ma anche specialità etniche, piatti vegani, vegetariani e per celiaci. Visarno Arena annuncia che porporrà un’offerta gastronomica variegata, con particolare attenzione alla cucina toscana.

VILLAGGIO ACCOGLIENZA FIRENZE ROCKS
In occasione del Festival Firenze Rocks sarà allestito un villaggio accoglienza tra viale degli Olmi e viale Abramo Lincoln, in un’area vicina al fiume Arno. Aperto dalla mattina, il Villaggio Firenze Rocks sarà punto informazioni ma anche palco per concerti di band emergenti.

AREA BAMBINI, DONNE INCINTA E DIVERSAMENTE ABILI
In occasione del festival Firenze Rock Firenze Rocks e del concerto di Radiohead, saranno allestite aree per portatori di handicap e donne incinta. Per usufruirne occorre consultare il sito ufficiale di Visarno Arena.

Inoltre alla Visarno Arena è allestita anche un’area bambini affidata all’associazione Grandi Insieme. Il servizio è gratuito ma occorre prenotare a bambini@visarnoarena.it

INFO IN TEMPO REALE
Nei giorni degli spettacoli, sui canali social di Firenze Summer Festival, Firenze Rocks e Decibel Open Air 2017, un social media team fornirà informazioni utili su viabilità, parcheggi, spettacoli, curiosità e tutto quello che c’è da sapere per vivere al meglio l’evento. Inoltre Firenze Rocks sarà dotato di una propria app da scaricare.

Ed ora non vi resta che godervi i grandi concerti a Firenze dell’estate 2017: buon divertimento!

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Firenze Rocks: gli Aerosmith riportano la grande musica al Parco delle Cascine

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visarno arena

“I’che l’è tutta questa confusione?” “E vanno tutti alle Cascine. Vedessi, anche l’altro giorno, c’erano un sacco di persone a sentire musica, molto bello”. I due anziani guardano le persone sfilare davanti a loro sulla passeggiata del lungarno, a pochi metri dalla passerella dell’Isolotto, mentre in lontananza risuonano le prime noti dei Placebo.

Benvenuti a Firenze, che questa estate è finalmente tornata ad essere al centro dei grandi concerti internazionali con il Parco delle Cascine! Dopo i Radiohead, infatti, che qui hanno aperto la stagione la scorsa settimana, tocca ora alle tre giornate del Firenze Rocks, il primo dei tre festival musicali fiorentini dell’estate 2017.

pubblico alla visarno arena

Fin dal primo pomeriggio sul palco della Visarno Arena si sono alternati gruppi musicali: Jack Luckman, Deaf Havana e poi Placebo, in attesa degli headliner della prima giornata, gli Aerosmith!

Nonostante il caldo afoso e la pesante umidità di una anomala giornata di giugno, i fans più accaniti sono arrivati già a fine mattinata per poter essere tra i primi ad entrare e guadagnarsi così la transenna; ma la gran parte del pubblico inizia ad arrivare adesso.

placebo sul palco

Mentre i Placebo sul palco alternano i loro pezzi più famosi come Jesus’ Son, Song to say goodbye fino a Special Needs, festeggiando così i 20 anni dall’uscita del loro primo album, la Visarno Arena si riempie piano piano.

Giovani, anziani, famiglie, bambini, anche in carrozzina: il popolo del rock è vario e multiforme a dimostrazione che non è mai una questione di età ma, casomai, di stile di vita.

generazioni rock

C’è un clima di grande festa e l’organizzazione è perfetta. Anche il problema tokens, che si era verificato al concerto dei Radiohead, oggi è stato risolto: le bottigliette d’acqua, possono essere acquistate nei punti arancioni senza bisogno di cambiare il denaro.

firenze rocks

Alle 21.15 si accendono le luci del palco e inizia così la tappa fiorentina dell’Aero-Vederci tour: sulle note di “O Fortuna” dei Carmina Burana, i monitor proiettano un infinito carosello di foto e immagini che ripercorrono l’immensa carriera degli Aerosmith.

overture concerto aerosmith

Poi Steven Tyler e la sua band salgono sul palco e salutando con un “benvenuti” in italiano, attaccano le note di “Let the music do the talking“: inizia un viaggio musicale di un’ora e mezza tra le canzoni più famose della band.

Da Rag Doll a Nine Lives, da Livin’ on the edge a Sweet Emotion, da Love in Elevator a I don’t want to miss a thing, nessuno sul palco si risparmia, a conferma che davvero l’età anagrafica nulla può se si ha l’animo rock, soprattutto hard&heavy.

steven tyler

Se Steven Tyler, con i pantaloni di pelle e il completo zebrato, è il mattatore, Joe “fucking” Perry, chitarra solista (e voce nella cover di Stop Messing Around dei Fleetwood Mac), Brad Whitford, alla ritmica, Tom Hamilton al basso e Joey Kramer alla batteria non sono da meno e danno vita ad un grandissimo spettacolo che culmina nel pezzo strumentale “Oh Well”, dove anche Tyler si unisce con l’armonica.

Gli Aerosmith si divertono e così fanno i 45.000 fans accorsi per vederli da tutta Italia (e non solo), che partecipano, rispondono e inneggiano a “Steven, Steven”; lui, però, risponde in italiano “Sono Stefano Tallarico, stasera sono italiano”.

Oltre ai Fleetwood Mac, nella scaletta non è mancato un omaggio ai The Beatles con Come Together, per chiudere con il bis, che ha fatto risuonare due tra i più grandi successi degli Aerosmith: Dream On e, a chiudere, Walk This Way, la canzone forse più nota, quella che, negli anni 80, portò gli Aerosmith nuovamente alla ribalta grazie alla versione con i RUN DMC.

Nei saluti finali c’è tempo anche per un “happy birthday” al batterista Joey che in questi giorni ha compiuto gli anni; poi via, direzione Verona, per la prossima tappa dell’Aero-vederci tour.

E mentre i fans defluiscono tranquillamente con nelle orecchie ancora i suoni del concerto, il pensiero è uno solo: l’augurio che questo sia stato solo un “arrivederci” e non un “addio”.

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Corridoio Vasariano: aperto il camminamento di via della Ninna tra Palazzo Vecchio e Uffizi

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camminamento di via della ninna

“Questo è un giorno storico perchè, dopo secoli, rimuoviamo la separazione tra Palazzo Vecchio e gli Uffizi, iniziando a recuperare il percorso originario del Corridoio Vasariano” così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha commentato la riapertura, del camminamento di via della Ninna, che collega Palazzo Vecchio agli Uffizi.

Si tratta del primo tratto dell’antico percorso del Corridoio Vasariano, realizzato da Giorgio Vasari nel 1565, per volontà di Cosimo I, in occasione delle nozze del figlio Francesco con Giovanna d’Austria: per secoli il Vasariano servì come collegamento privato tra Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti, ad uso esclusivo dei Medici.

Poi, nel 1871, con il cambio di proprietà degli immobili, tra Comune di Firenze e Ministero dei Beni Culturali, la prima parte del percorso venne chiusa.

nastro camminamento di via della ninna

Da quel giorno il camminamento di via della Ninna è stato aperto solo per consentire il passaggio ad ospiti illustri in visita a Firenze (Primi Ministri, reali o Vip) oltre ad ospitare uffici del Ministero.

La volontà di renderlo nuovamente accessibile al pubblico è stata del Ministro Dario Franceschini, fin dalla sua prima visita ufficiale a Firenze.

La cerimonia di inaugurazione si è così tenuta questa mattina, alla presenza dello stesso Ministro Franceschini, del sindaco Nardella e del direttore degli Uffizi Eike Schmidt: nonostante un po’ di confusione tra Ministero e Comune di Firenze sui protocolli e i tempi della cerimonia, il taglio del nastro è stato fatto poco dopo le 12.30.

Franceschini e Nardella, il primo proveniente dagli Uffizi e il secondo da Palazzo Vecchio, si sono incontrati a metà del camminamento di via della Ninna, tagliando il nastro e abbattendo così il muro ideale che separava le due strutture.

“Con l’apertura al pubblico del camminamento di via della Ninna, inauguriamo anche l’entrata in vigore del biglietto unico per visitare Palazzo Vecchio e gli Uffizi – ha aggiunto Eike Schmidt direttore degli Uffizi – Nel frattempo abbiamo già messo a bando anche i lavori per la sistemazione del Corridoio Vasariano, che sarà il naturale completamento di questo percorso.”

Il nuovo biglietto unico, dal costo di 27 euro (prezzo intero), sarà disponibile a partire da domani: le prenotazioni potranno essere fatte presso Firenze Musei al call center 055.294883 oppure direttamente online, o di persona recandosi alla biglietteria di Firenze Musei, al numero 2 degli Uffizi, o presso la biglietteria di Orsanmichele.

Il biglietto integrato consente la visita del Museo di Palazzo Vecchio (esclusi gli scavi del Teatro romano, il Camminamento di ronda e la Torre) e della Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi (esposizioni temporanee comprese).

La visita inizia in Palazzo Vecchio, con accesso diretto al primo piano del museo (Salone dei Cinquecento).

Se l’orario di visita al Museo di Palazzo Vecchio è indicativo e non vincolante, quello per il passaggio da Palazzo Vecchio alla Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi è invece vincolante e tassativo. Non è permesso infatti il passaggio a più di 25 persone per gruppo. All’orario indicato nella prenotazione, i visitatori devono recarsi all’ingresso del passaggio ubicato nella Camera Verde del Quartiere di Eleonora, al secondo piano del Museo di Palazzo Vecchio. Il mancato rispetto di tale orario comporta la perdita del diritto di accesso agli Uffizi.

La sperimentazione di questa tipologia di biglietto è prevista fino al 14 gennaio 2018.

L’accesso per questo tipo di visita è consentito a tutti, grazie alla creazione di una pedana su lato Uffizi: un lavoro che, se esteticamente può lasciare perplessi, soprattutto per la copertura degli scalini originari, sembra però necessario per consentire il passaggio alle carrozzine.

Con la giornata di oggi quindi è iniziata ufficialmente la trasformazione dell’antico Corridoio Vasariano: da struttura privata, che per secoli è stata accessibile solo a pochi eletti, a camminamento pubblico; una trasformazione che, davvero, può essere considerata epocale.

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Nuove fermate, bus elettrici, bici e promozioni: le novità di City Sightseeing Firenze

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Nuove fermate, promozioni per i residenti  e in futuro anche bus elettrici e un servizio di noleggio bike: sono le novità alle quali sta lavorando City Sightseeing Firenze, il servizio di bus turistico scoperto a due piani del capoluogo toscano.

Era il giugno del 2003 quando a Firenze, prima città in Italia, entrarono in circolazione gli autobus rossi scoperti a due piani che, su modello di altre città europee, consentivano di compiere tour delle principali attrazioni turistiche comodamente seduti, in otto lingue: da allora il servizio si è esteso ad altre 13 città, da Torino a Messina, tra cui, in Toscana, anche Livorno.

Nel 2016 sono stati oltre 1.700.000 i passeggeri che hanno utilizzato questo servizio in tutta Italia: circa l’80% è di nazionalità straniera mentre gli italiani si concentrano soprattutto nei periodi dei ponti e delle festività. A Firenze il numero di passeggeri nel 2016 è stato di 180.000, dati che, secondo l’ing. Fabio Maddi sono considerati soddisfacenti e confermano la ripresa di interesse in questo tipo di servizio.

Se negli anni passati, infatti, soprattutto in seguito alla pedonalizzazione del centro storico di Firenze, che ha precluso ai bus di City Sightseeing Firenze Piazza Duomo, il servizio ne aveva in parte risentito, negli ultimi anni, l’interesse pare tornato a crescere.

Attualmente, i percorsi offerti su Firenze sono due: la linea A (Blu), il percorso più fruito che partendo dalla stazione di S. Maria Novella, arriva fino a piazzale Michelangelo per poi ridiscendere in Oltrarno; la linea B (rossa) che consente, invece, di raggiungere Fiesole e, novità di questi ultimi mesi, anche il parco delle Cascine.

Proprio quest’ultima nuova fermata ha suggerito agli amministratori l’idea di prevedere, in un futuro prossimo, anche un servizio di noleggio biciclette che consenta, ad esempio, di poter scendere dal bus e visitare il parco della Cascine in bicicletta.

“Stiamo attendendo che il comune affidi il servizio di bike-sharing così da poter stipulare accordi con chi lo gestirà – ha spiegato l’ing. Fabio Maddi – Questo consentirà ai nostri clienti di poter alternare al bus anche la biciclette per visitare parti di Firenze”.

L’altra novità, annunciata oggi da City Sightseeing Firenze, riguarda l’introduzione di bussini elettrici, a minor impatto, per coprire alcune zone del centro, che presentano una morfologia più delicata: in particolare, il riferimento è all’area dell’Oltrarno e San Frediano.

Infine per cercare di incentivare il servizio anche tra i fiorentini, in particolare tra le famiglia, la società ha deciso di lanciare una promozione per i mesi estivi destinata ai residenti: per ogni biglietto acquistato, sarà possibile riceverne due in omaggio, per un secondo adulto e per un bambino sopra i 5 anni.

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Nuova tariffazione delle Gallerie degli Uffizi: obiettivo è destagionalizzare i flussi turistici e fidelizzare i visitatori.

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FIRENZE – Favorire la redistribuzione dei flussi dei turisti durante l’anno e premiare le visite di qualità, creando forme di fidelizzazione: sono gli obiettivi principali alla base della nuova tariffazione delle Gallerie degli Uffizi a Firenze, presentata in conferenza stampa da Eike Schmidt, direttore delle Gallerie, Anna Paola Concia, assessore al turismo del Comune di Firenze e Leonardo Bassilichi, direttore della Camera di Commercio.

La nuova tariffazione delle Gallerie degli Uffizi scatterà nei prossimi mesi e prevede sia forme di abbonamento annuale che riduzioni degli ingressi in determinati orari del giorno e periodi dell’anno.

Tessere annuali e nuova tariffazione delle Gallerie degli Uffizi
Le tessere nominative annuali saranno disponibili dal 1 settembre 2017, con le seguenti modalità:
Giardino di Boboli: accesso per 365 giorni all’anno al giardino e al Museo delle porcellane, con ingresso prioritario al costo di € 25.
Palazzo Pitti: accesso per 365 giorni all’anno al Tesoro dei Granduchi, Galleria Palatina, Appartamenti reali, Galleria d’Arte Moderna, Museo della Moda e del Costume con ingresso prioritario al costo di €35.
Uffizi: accesso per 365 giorni all’anno alla Galleria delle statue e delle pitture, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Aula Magliabechiana con accesso prioritario al costo di €50.
Gallerie degli Uffizi: accesso per 365 giorni all’anno a tutto il circuito di Uffizi, Pitti e Boboli con ingresso prioritario al costo di €70.

Secondo Eike Schmidt, le tessere annuali rappresentano un primo passo per arrivare in futuro a forme di fidelizzazione come le membership adottate in molti musei stranieri, che al momento non possono essere applicare in Italia per le norme sulla privacy.

Dal 1 marzo 2018, invece, scatteranno i nuovi ingressi che porteranno gli Uffizi, in alta stagione, ad essere uno tra i musei europei più cari.
Il biglietto per entrare agli Uffizi infatti, salirà a € 20 euro nel periodo 1 marzo-31 ottobre, per tornare invece agli attuali € 12 dal 1 novembre al 28/29 febbraio.
Per Palazzo Pitti il prezzo di ingresso in alta stagione sarà di €16, per scendere a €10 in bassa stagione. In questo caso è previsto anche un ulteriore sconto del 50% se il biglietto viene acquistato tra le 8.15 e le 8.59 di mattina, con ingresso tra 8.15 e le 9.25.
Per Boboli, invece, il prezzo in alta stagione sarà di €10 mentre in bassa scenderà a €6.
Infine il biglietto cumulativo per le Gallerie degli Uffizi, valido 3 giorni consecutivi, che permette di visitare tutte e tre le realtà museali, con priorità di accesso, avrà un costo in alta stagione di €38 euro, che scenderà a €18 in bassa stagione. (Per tutte le tariffe sono esclusi i 4 euro di prevendita online).

Restano valide le riduzioni e gli ingressi gratuiti attualmente in vigore.

“Il nostro obiettivo è non solo premiare la qualità della visita, facendo pagare meno chi viene più spesso ed è davvero interessato e disincentivando il turismo mordi-e-fuggi, ma anche cercare di redistribuire i flussi dei turisti, favorendo chi viene in bassa stagione” ha spiegato Eike Schmidt. Attualmente, secondo dati forniti dall’ufficio stampa, la media di una visita agli Uffizi è di 1 ora e 30 minuti.

La nuova tariffazione consentirà inoltre l’accesso anche a tutte le mostre temporanee.

“Siamo il primo grande museo al mondo a lanciare questo tipo di tariffazione, che comprende anche le mostre – ha concluso Schmidt – A differenza di altri musei gratuiti che sono costretti a far pagare care proprio quest’ultime e che quindi devono puntare su grandi nomi di richiamo, noi potremo permetterci di continuare ad allestire mostre per educare.

Destagionalizzazione e valorizzazione dell’Oltrarno
“La nuova tariffazione delle Gallerie degli Uffizi va nella direzione delle politiche che stiamo studiando per redistribuire i flussi a Firenze – ha commentato l’assessore al turismo, Anna Paola Concia – Il turismo è una grande opportunità ma ci sono problemi che vanno risolti insieme e l’idea della destagionalizzazione va in questa direzione, tanto che la stiamo studiando anche per i musei civici”.

Difficile però destagionalizzare il turismo a Firenze, se si guarda ai dati elaborati dall’ufficio statistica della Città Metropolitana: nel 2016, infatti, le presenze turistiche registrate nella città di Firenze hanno toccato il punto più basso solo nei mesi di gennaio e febbraio (rispettivamente 571.036 e 564.075) per raggiungere il picco più elevato a luglio (956.147). Ai dati ufficiali, ovviamente, dovrebbero poi essere aggiunti i numeri del turismo non ufficiale e quelli dei cosiddetti “escursionisti”, ovvero coloro che arrivano a Firenze per un giorno e via. Il margine di manovra nei mesi della cosiddetta bassa stagione (da novembre a febbraio), quindi, sembrerebbe piuttosto stretto.

Oltre alla redistribuzione dei flussi, la nuova tariffazione delle Gallerie degli Uffizi dovrebbe aiutare anche a rilanciare l’Oltrarno fiorentino, ovvero la parte di Firenze che si estende sulla riva sinistra dell’Arno e che comprende San Frediano: la forte riduzione per l’accesso al mattino a Palazzo Pitti, verrà infatti accompagnata da iniziative promosse dalla Camera di Commercio, come la creazione di una guida, digitale e cartacea, che consenta al turista di conoscere meglio e quindi di essere invogliato ad esplorare l’Oltrarno fiorentino, e le iniziative per il rilancio delle botteghe storiche.

Due Tavoli nazionali per gestire il turismo
La gestione dei problemi legati al turismo nelle grandi città ha ormai una valenza nazionale, tanto che la scorsa settimana i 5 assessori al turismo di Roma, Napoli, Firenze, Venezia e Milano si sono seduti al tavolo del MIBACT per studiare possibili soluzioni.

“Scartata la soluzione del numero chiuso, nella riunione della scorsa settimana abbiamo dato vita a due tavoli – ha concluso Anna Paola Concia – Il primo si occuperà del contenimento dei flussi: a questo proposito lavoreremo alla creazione di nuovi strumenti tecnologici che consentano al turista di essere informato preventivamente sugli accessi nei luoghi “caldi” delle città in tempo reale. Il secondo tavolo invece si occuperà di affrontare problematiche quali la desertificazione dei centri storici, le nuove forme di accoglienza (come Airbnb), e di promuovere iniziative di comunicazione per educare i turisti al rispetto delle città”.

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Dal Comune di Chiusdino 2 milioni per valorizzare l’abbazia di San Galgano

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abbazia di san galgano

SIENA – Un progetto da 2 milioni di euro per valorizzare e promuovere il complesso dell’Abbazia di San Galgano, una delle meraviglie architettoniche della Toscana: è quanto presentato dal Comune di Chiusdino, che oggi ha acquisito la proprietà del complesso cistercense dallo Stato italiano.

Il passaggio di proprietà è stato possibile grazie al federalismo demaniale culturale, una norma di legge prevista dal d.lgs n.85/2010, secondo la quale, nell’ambito di accordi specifici per lo sviluppo di beni culturali, lo Stato può concedere a Regioni o enti territoriali la proprietà di quei beni. E’ quanto avvenuto all’Amministrazione di Chiusdino che fin dal 2010 aveva in concessione il complesso dell’Abbazia di San Galgano.

La firma del documento che ha attestato il passaggio di proprietà è avvenuta alla Biblioteca degli Uffizi, a Firenze, alla presenza del sindaco di Chiusdino, Luciana Bartaletti, e dei rappresentanti di MIBACT e del Demanio.

Il progetto elaborato per il Comune di Chiusdino dall’architetto Giulio Romano prevede tre aspetti fondamentali: 1. il monitoraggio del complesso per prevenire il rischio sismico. 2. Il monitoraggio e lo studio per la conservazione della struttura. 3. La valorizzazione del complesso con il recupero di alcuni spazi attualmente chiusi.

“Al momento la visita al complesso di San Galgano comprende l’abbazia, il chiostro, lo scriptorium e l’aula capitolare – ha spiegato il sindaco Bartaletti – Il nostro progetto prevede di destinare l‘ala destra dell’abbazia, purtroppo non più recuperabile a causa di interventi della precedente comunità, a sale per convegni e mostre, mentre l’ala sinistra, ovvero la zona delle celle e della cappella privata dei frati cistercensi sarà riaperta al pubblico. Inoltre promuoveremo il restauro degli affreschi scoperti poco tempo fa”.

Il costo del progetto per l’Abbazia di San Galgano è di 2 milioni di euro che il Comune di Chiusdino può permettersi grazie all’accordo siglato anni fa con Enel per lo sfruttamento dei giacimenti geotermici: “Grazie a quell’accordo abbiamo potuto raddoppiare il bilancio del nostro comune, da 2 a 4 miliardi di euro – ha proseguito il sindaco – Vogliamo utilizzare parte di questo denaro per valorizzare un bene che riteniamo non appartenga solo a Chiusdino e alla Val di Merse ma a tutto il mondo, tanto che vorremmo riuscire a farlo dichiarare patrimonio UNESCO”.

“Il progetto prevede un tempo di lavori di cinque anni – ha aggiunto l’architetto Romano – durante i quali il complesso rimarrà comunque fruibile al pubblico”. Un tempo che il sindaco Bartaletti vorrebbe cercare di ridurre a due anni, aumentando invece il budget da destinare alla struttura addirittura fino a 5 milioni di euro con l’aggiunta di nuovi interventi.

 

Nel progetto è previsto anche il rifacimento dell’attuale biglietteria: dal 2011 infatti l’ingresso a San Galgano è stato regolamentato dall’introduzione di un biglietto di ingresso per la visita al complesso. Anche gli introiti dei biglietti saranno ora utilizzati per il nuovo progetto di valorizzazione.

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Nozze d’argento per Sting e Trudie Styler in Toscana

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nozze d'argento per sting e trudie

Era il 22 agosto 1992 quando Gordon Matthew Thomas Sumner, in arte Sting, e Trudie Styler si sposarono in Inghilterra: a 25 anni dal matrimonio la coppia ha festeggiato il prestigioso anniversario nella tenuta toscana Il Palagio, diventata ormai il “buen retiro” della famiglia Sumner. Sempre qui, infatti, nel mese di luglio si è sposata una delle figlie della coppia, Mickey Sumner, con un’esclusiva cerimonia.

I festeggiamenti delle nozze d’argento per Sting e Trudie si sono tenuti durante il consueto party estivo che, da quattro anni, è ospitato nel Farm Shop della tenuta di Figline Valdarno, e che rappresenta uno degli eventi mondani dell’estate toscana a cui sempre più persone non mancano di intervenire: un’occasione per i coniugi Sumner di incontrare amici e conoscenti e trascorrere insieme qualche ora gustando prodotti tipici toscani.

festa nozze d'argento per sting e trudie

Nonostante il 57th&9th Tour che da mesi lo sta portando in tutto il mondo, Sting non ha mancato di presenziare: a precederlo è stata Trudie, che, quest’anno è arrivata in auto da sola per accogliere gli ospiti, da perfetta padrona di casa.

Trudie, reduce lo scorso anno dalla regia del suo primo filmFreak Show”, ha ringraziato gli invitati, rendendo tutti partecipi della gioia di poter festeggiare 25 anni di matrimonio; nonostante il felice evento, però, non è mancato un pensiero di affetto per le persone colpite dal terremoto di Ischia poche ore prima e il consueto saluto affettuoso a Beppe, l’ex dipendente in pensione de Il Palagio che per ben 59 anni ha lavorato nell’azienda e al quale è stato dedicato il vino Beppe Rosato.

trudie, beppe e sting

Poi la parola è passata alla musica: Sting, arrivato a piedi al Farm Shop, è salito subito sul piccolo palco per fare quello che lo diverte di più: ovvero suonare e cantare. Assistito da Cinzia e la sua band, gruppo che da sempre intrattiene gli ospiti del summer Party, Sting ha aperto la sua piccola performance con la splendida Englishman in New York: il lungo tour non pare proprio pesare all’ex bassista dei Police, che, anzi, è apparso carico ed ha invitato il pubblico ad unirsi a lui.

sting live a il palagio

La chitarra è quindi passata in mano al figlio, Joe Sumner, che per il secondo anno consecutivo ha accompagnato il padre: il suo pezzo Looking for me, looking for you ha aperto la sua esibizione, proseguita poi con Jelly Bean, la ninnananna dedicata alle sue figlie che non hanno voluto lasciare solo il padre sul palco.

joe sumner live a il palagio

Sting è salito nuovamente sul palco per proseguire con la celebre Sister Moon, canzone che ha dato il nome anche all’omonimo vino da lui prodotto e che quest’anno è stato inserito tra i 100 migliori vini italiani da The Wine Spectator. Infine la chiusura del mini live, con un classico come Message in a Bottle, altra canzone che ha dato il nome ad uno dei rossi IGT e che quest’anno è stato presentato anche nella versione bianco.

vini il palagio

Il summer party a Il Palagio infatti offre da sempre l’occasione all’azienda per presentare i prodotti della tenuta di Sting e Trudie: dall’olio al miele ai propoli fino ai famosi vini.

Terminata l’esibizione Sting si è allontanato a piedi, così come era arrivato, lasciando Trudie a salutare gli ospiti: il 29 agosto il cantante sarà negli Usa per proseguire il57th&9th Tour che durerà fino al 2018.

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Toscana. “Il ballo del volontario”, un video per i giovani

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Firenze – Il mondo del volontariato è un mondo fatto di persone che decidono di dedicare una parte del loro tempo, della loro vita ad aiutare gli altri.

Un impegno che arricchisce la società in cui viviamo, ma soprattutto tutti coloro che iniziano questo percorso.

Proprio per fare capire ai più giovani quanto sia importante “spendersi” per il prossimo, il Cesvot promuove il progetto “Young Energy”, in collaborazione con Regione Toscana-Giovanisì e Dipartimento Gioventù del Servizio Civile Nazionale.

Lo fa attraverso un video musicale, “Il ballo del volontario”, realizzato e interpretato dal cantante e web influencer fiorentino Lorenzo Baglioni.

Nel video si vedono le tante anime dell’associazionismo: tiene il ritmo chi guida l’ambulanza e chi promuove la donazione del sangue, prende parte alla danza chi si prende cura degli animali e incrocia i passi anche chi lavora per spegnere gli incendi e chi sta vicino alle persone anziane.

Il video di Baglioni nasce per aiutare le associazioni a trovare nuovi giovani volontari ed è online su www.cesvot.it, su tutti i profili social di Cesvot, sulle pagine Facebook di Lorenzo Baglioni e di Giovanisì.

Il messaggio di Cesvot si rivolge in prima battuta a quelle migliaia di ragazzi che non studiano e non lavorano; in Italia i cosiddetti Neet sono 2 milioni e mezzo, il 22% dei giovani tra i 15 e i 24 anni.

E mentre “Il ballo del volontario” rimbalzerà sui social, il Cesvot continuerà la sua attività di orientamento e promozione per far conoscere meglio alle nuove generazioni le opportunità offerte dal mondo del volontariato.

Sulla bacheca “Volontari cercasi” del sito di Cesvot la mappa aggiornata, e facile da consultare, delle oltre 100 associazioni toscane bisognose di nuove energie per dare slancio alle proprie attività.

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XIV Dalai Lama a Firenze: “Ognuno ha dentro se stesso il potenziale per essere felice”

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A colpire è soprattutto la sua risata: profonda e sincera che ogni tanto interrompe il discorso e che gli illumina gli occhi, piccoli e vivaci. Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama siede avvolto nella veste amaranto al centro del palco del Mandela Forum di Firenze. Dalla tribuna stampa appare lontano ma le sue parole, in inglese, sono forti e chiare ed irrompono come un fiume, calmo ma incontenibile, tanto che il traduttore all’inizio non riesce ad intervenire.

Il Dalai Lama è a Firenze per la seconda tappa del suo viaggio in Italia, iniziato nei giorni scorsi in Sicilia: nel capoluogo toscano è venuto ad inaugurare il Festival delle religioni 2017 ed incontrare le circa seimila persone accorse di prima mattina per ascoltare le sue parole.

Dopo la consegna del Fiorino d’oro, massimo riconoscimento conferito dalla Città di Firenze a personalità di spicco, da parte del sindaco Nardella, è proprio sua Santità ad aprire la prima parte dell’incontro: il dibattito sulle religioni al quale partecipano anche Joseph Weiler, già Rettore dell’Istituto Universitario Europeo, Padre Enzo Bianchi, fondatore della Comunità Ecumenica di Bose e Elzir Izzedin, imam di Firenze e presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia.

“Siamo nati tutti uguali e tutti abbiamo dentro di noi il potenziale per essere felici – esordisce il Dalai Lama – Ma come è possibile trovare la nostra armonia? Sta solo a noi capirlo”. Niente formule magiche per risolvere i problemi quindi ma solo la consapevolezza che l’uomo è fautore della propria felicità e di quella altrui. “Molti problemi nascono dal porre troppa attenzione alle “differenze secondarie” tra esseri umani – prosegue il Dalai Lama – Non ci rendiamo conto invece che nel profondo siamo tutti uguali”.

Il mondo, dunque, altro non è che una unica grande comunità composta da 7 mld di individui che devono imparare a far convivere le loro “differenze secondarie”, a cominciare da quelle religiose e filosofiche; queste differenze infatti sono un bene “esattamente come un giardino è reso più bello dalla presenza di fiori diversi”. Ma come è possibile convivere? Secondo il Dalai Lama l’esempio è l’India: un paese dove ogni giorno vivono insieme un miliardo di persone, con filosofie e religioni diverse.

E proprio nell’analisi delle diversità e similitudini prosegue il dibattito con i rappresentanti delle altre confessioni religiose: Joseph Weiler, infatti, ha spiegato l’importanza del rispetto della regola per l’ebraismo, un modo per “dare valore alla libertà dell’essere umano”. Secondo Weiler, rispettare la regola permette al fedele di capire chi è e rispettando se stesso imparare anche a rispettare l’altro.

Concorde su questo tema anche Elzir Izzedin, imam di Firenze, che ha ribadito l’importanza della conoscenza e ha spiegato che, proprio per questo, esiste la Jihad: “Non è una guerra contro il prossimo ma solo una lotta interiore con se stessi, per mettere in pratica la fede nella si crede. Capire noi stessi infatti ci aiuta a capire gli altri – conclude l’Imam – Spesso i problemi nascono perchè i credenti sono tali solo a parole”.

Più importante delle leggi e delle regole, però, deve essere Dio ed è in questo che si basa l’insegnamento del cristianesimo, secondo Padre Enzo Bianchi: la religione cristiana infatti trascende le leggi perchè ritiene che il valore supremo sia l’uomo, in quanto immagine di Dio e “proprio nell’incontro con i nostri simili noi facciamo esperienza di Dio”.

L’incontro è proseguito poi nel pomeriggio, quando il Dalai Lama ha affrontato il tema della pace. “La guerra non è altro che la mobilitazione organizzata della violenza ed è prerogativa degli uomini – ha spiegato Tenzin Gyatso – La pace può esistere ma deve nascere prima dentro di noi: se non riusciamo ad essere in pace con noi stessi, non lo saremmo nemmeno in famiglia o nella comunità”.

Secondo il Dalai Lama ci sono segni di speranza nel mondo: all’inizio del XIX secolo la soluzione ai problemi veniva vista nella guerra ma oggi le cose sono cambiate e il simbolo di questo cambiamento è proprio l’Unione Europea, nata da paesi che prima si combattevano. “Auspico la formazione di Unione degli Stati dell’Africa, dell’Asia per finire, un giorno, ad un unione di tutta l’Umanità”.

Ancora un po’ di tempo per rispondere alle domande dal pubblico e toccare così temi come l’educazione dei giovani, il ruolo della meditazione e il valore dell’informazione; poi arriva la richiesta “Siate compassionevoli anche voi, devo proprio andare mi attendono a Pisa”.

Tenzin Gyatso saluta tutti come all’arrivo e si allontana dal palco, non senza aver lasciato in dono agli ospiti intervenuti, la kata, la tradizionale fascia bianca simbolo di buon augurio. La prossima destinazione di sua Santità è la città di Pisa dove domani e giovedì verrà consegnata al Dalai Lama la Laurea Honoris Causa in Psicologia clinica e della Salute.

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Visittuscany.com: fare rete con i territori per promuovere il turismo in Toscana

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presentazione visittuscany a firenze

Promuovere il territorio della Toscana creando una rete tra istituzioni, operatori ed enti locali, grazie ad un portale interattivo: è questa la filosofia che sta alla base di Visittuscany.com, il portale di promozione turistica della Regione Toscana messo online nei mesi scorsi.

Le funzioni del nuovo portale sono state presentate oggi durante un evento pubblico che si è tenuto all’Istituto degli Innocenti di Firenze, promosso da Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana e al quale ha partecipato anche Roberta Milano direttore marketing comunicazione e digitale Enit, Agenzia Nazionale del Turismo

Oltre a poter contare già su un patrimonio di oltre 9000 contenuti, tra testi e immagini, ora suddivisi per località, itinerari ed esperienze di viaggio, e ad una costante interazione con il mondo dei social media, il nuovo portale di VisitTuscany vuole facilitare soprattutto il percorso di integrazione con operatori e gli enti locali. Sulla scia del successo, infatti, dell’esperienza di Toscana Ovunque Bella, la Toscana vuole fare in modo che sia il territorio ad auto promuoversi direttamente.

“Quando l’abbiamo lanciato, il progetto di Toscana Ovunque Bella sembrava un’impresa impossibile e invece in poco tempo è cresciuto a tal punto che entro la fine dell’anno avremo coinvolto tutti e 200 i comuni toscani – ha spiegato Paolo Chiappini, direttore Fondazione Sistema Toscana – ora vogliamo fare ancora di più”.

Semplificate quindi le procedure per iscriversi al portale di VisitTuscany da parte degli operatori e degli enti locali, primo passo per poter inserire poi i propri contenuti: dalle storie del territorio, alle proposte di viaggio e fino alle promozioni e offerte di tour e alloggi.

Ogni contenuto inserito dall’operatore o dall’ente verrà verificato dalla redazione di VisitTuscany prima di essere pubblicato online.

“La Toscana ha la fortuna di essere già nota nel mondo ma questo può anche penalizzarla soprattutto per l’affermazione di stereotipi – ha aggiunto Roberta Milano, ENIT – Trovo che questo portale risponda molto bene al nuovo approccio culturale che si sta sempre più diffondendo, ovvero quello di mettere in relazione l’off line con l’online, consentendo di raccontare nuove offerte turistiche”.

Oltre infatti alla creazione dei contenuti, il nuovo portale consente agli operatori e ai comuni anche di utilizzare una serie di strumenti per integrare nella loro comunicazione i contenuti prodotti: dall’elenco degli alloggi di un comune o area, agli eventi fino alle offerte, grazie ad una serie di API, interfaccia di programmazione di applicazioni.

“Negli ultimi anni il turismo ha fatto della Toscana una delle mete più ambite, come dimostra anche la crescita delle presenze del +4% in estate – ha commentato Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica – Questo però non deve farci rallentare: il turismo è in continuo cambiamento e altre realtà stanno emergendo, dobbiamo essere in grado di presentare sempre nuove offerte e questo portale può aiutare i territori a farlo”

Un racconto quindi che sembra prefigurarsi meno istituzionale e più legato alle singole esperienze dei territori, che in questo sono chiamati ad essere protagonisti: “Vogliamo mettere da parte i campanilismi e lavorare tutti insieme operativamente per promuovere la nostra regione – ha concluso Stefano Ciuoffo, assessore regionale al turismo – Il nostro obiettivo è migliorare il racconto e la promozione della Toscana nel mondo”.

E proprio nello spirito di unire on-line e off-line, la presentazione non poteva che concludersi con una degustazione di prodotti tipici toscani: dai cantuccini di Prato, ai pecorini di Pienza fino alla pappa al pomodoro e alla trippa, accompagnate da vini di produttori da tutta la regione.

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Lucca Comics and Games 2017: quasi 56 milioni di euro l’impatto economico dell’evento

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lucca comics and games 2017

Quasi 56 milioni di euro di impatto economico sul territorio in 5 giorni di manifestazione, con una presenza di oltre 440.000 persone: sono da capogiro i numeri dell’edizione 2016 di Lucca Comics and Games diffusi in questi giorni dagli organizzatori della storica rassegna, numeri che confermano come questo evento sia uno dei più importanti a livello internazionale nel panorama del fumetto.

In attesa di Lucca Comics and Games 2017, gli organizzatori hanno infatti reso noti i dati degli studi effettuati sulla scorsa edizione, che ha segnato il 50^ anniversario della rassegna.

I dati sono stati ricavati da due progetti di ricerca paralleli: il primo è quello condotto dalla Scuola IMT Alti Studi Lucca, grazie al progetto iniziato lo scorso anno e promosso con gli organizzatori, basato sull’analisi dei visitatori ticketing (ovvero chi ha pagato il biglietto); il secondo invece è stato condotto da Vodafone, grazie all’utilizzo della tecnologia Vodafone Analytics, che ha permesso di ottenere informazioni relative all’affluenza reale, alle presenze orarie del pubblico (con o senza biglietto), ai giorni di presenza alla manifestazione e alla provenienza dei visitatori.

Grazie a questi due tipologie di studi è emerso come nei cinque giorni di Lucca Comics & Games 2016 siano circolati nel centro storico della città toscana ben 447.525 visitatori unici, comprensivi dei 210.652 visitatori unici da ticketing (a fronte di 271.208 biglietti venduti).

La maggior parte dei visitatori è rimasta per un giorno solo (275.893 visitatori), intrattenendosi dalle 3 alle 9 ore (64,88%), ma ben il 40% ha scelto di rimanere da un minimo di due a un massimo di cinque giorni.

Secondo la Scuola IMT Alti Studi nell’edizione 2016 solo i 210.652 visitatori unici da ticketing hanno generato un indotto di 55,8 milioni di euro. Il calcolo tiene conto delle spese per acquisti in manifestazione, vitto, alloggio e shopping esterno ai padiglioni della fiera. Di questa ricaduta hanno beneficiato in primis la città di Lucca e le cittadine limitrofe, ma in generale anche la Toscana.

Numeri che secondo i ricercatori risulterebbero addirittura in difetto, in quanto prendono a riferimento solo coloro che hanno pagato il biglietto di ingresso ed escludono gli addetti ai lavori, gli operatori, gli ospiti e i semplici curiosi: se si aggiungesse anche questa parte di pubblico, i ricercatori ipotizzano addirittura un indotto in termini economici della manifestazione pari a circa 80 milioni di euro.

Se la provenienza del pubblico è in maggioranza italiana, con afflussi maggiori dalle grandi città come Roma, Firenze, Genova e Milano, ben 23.674 visitatori unici (5,29%) sono risultati provenire dall’estero. In particolare grazie al sistema di rilevazione Vodafone, basato sulle celle telefoniche, è emerso come i paesi di maggiore affluenza siano Francia (3.787 visitatori) Svizzera (3.101) e Olanda (2.201). Interessante anche il dato delle presenze da altri continenti, soprattutto Stati Uniti (1.538 persone), Giappone (497) e Australia (95).

Grazie infine alle interviste anonime su un campione di oltre 9.000 visitatori con biglietto, condotte sia sul campo che online, Scuola IMT Alti Studi Lucca ha ricavato anche il tasso di gradimento di Lucca comics and games: il 92% degli intervistati si è dichiarato molto soddisfatto o soddisfatto della manifestazione e il 98% afferma di avere intenzione di ritornarci. Inoltre il 62% dei visitatori è tornato a casa con una percezione migliore della città di Lucca, mentre il pubblico si è dimostrato interessato anche ad altre attività culturali: il 41% ha visitato musei e monumenti, l’11% altre città vicine, mentre l’8% ha fatto attività sportiva e ben il 34% acquisti al di fuori della manifestazione.

Forte di dati che confermano l’evento come uno dei più importanti nel panorama internazionale del fumetto, Lucca Comics and Games 2017 si prepara per la 51^ edizione, dedicata al tema degli Eroi.

Già annunciata la presenza di Robert Kirkman, fumettista americano, creatore della saga “The Walking Dead”, da cui è stata tratta la popolare serie televisiva che già lo scorso anno ha dimostrato di essere molto amata dai fans durante la rassegna, Michael Whelan, illustratore fantasy autore del manifesto 2017, Timothy Zahn, scrittore americano della saga star Wars e molti altri.

Le mostre di Lucca Comics and Games 2017 apriranno il 14 ottobre in varie sedi della città mentre la mostra-mercato si svolgerà dal 1 al 5 novembre.

Per conoscere il programma o acquistare già i biglietti di Lucca Comics and Games 2017 è possibile consultare il sito ufficiale dell’evento.

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